Prezzo di Bitcoin statico? Non sembra essere un problema per i grandi gruppi bancari americani, con Morgan Stanley che aumenta la propria posizione su Bitcoin, anche se per via indiretta.
Questo è quanto si evince dagli ultimi filing della grande banca d’affari americana, che ha acquistato altre quote del Trust BTC di Grayscale, veicolo fino a qualche settimana fa preferito da parte degli investitori istituzionali, che negli USA non avevano poi grandi alternative.
Anche questa – insieme ad altre che abbiamo dato nel corso di questi giorni – è un’ottima notizia per Bitcoin – sulla quale possiamo investire con eToro – vai qui per ottenere un conto virtuale gratuito al 100% e con tutte le funzionalità disponibili – in attesa che terminino i movimenti laterali e riprenda la bull run.
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Anche se la notizia che circola in rete indica come acquirente il gruppo Morgan Stanley, in realtà la questione è più complessa. Perché in realtà il grande gruppo bancario, che offre servizi di investimento a clienti di una certa mole, sta comprando per conto dei propri fondi, che sono a loro volta nelle mani, tramite quote ai clienti.
Bitcoin, indirettamente tramite il Trust di Grayscale è stato effettivamente acquistato, anche se per essere inserito in diversi portafogli – dei quali vi avevamo già parlato sulle pagine di Criptovaluta.it. Portafogli che sono a disposizione dei clienti del gruppo. Ci sono stati comunque acquisti importanti, che riportiamo in sequenza, ricordando ai nostri lettori che si tratta di posizioni attivate entro il 30 settembre:
Nel complesso siamo intorno agli 85 milioni di dollari ai prezzi correnti delle quote del fondo Trust di Grayscale. Impegno forse non enorme rispetto a quello di tante aziende private, ma comunque segno di un grande appetito degli investitori istituzionali per $BTC.
Impegno che tra le altre cose è arrivato in una fase non incoraggiante per BTC, dato che si tratta di tutti acquisti conclusi entro il 30 settembre, prima di quello shocktober che ha riportato ai massimi storici il prezzo della prima criptovaluta sul mercato.
Probabilmente sì, dato che sono decisamente più facili da trattare anche per Morgan Stanley e dato che il premium rispetto ai prezzi effettivi di mercato è decisamente più basso. Siamo pertanto davanti ad una svolta epocale con i prodotti di ProShare e anche di altri fondi, con altri che potranno essere accettati anche prima della fine dell’anno.
La febbre degli istituzionali per Bitcoin è lungi dall’abbassarsi – e sono queste le notizie, al netto del rumore di breve periodo, che dovremmo sfruttare per prendere posizione sul mercato.
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