Con gli ETF Bitcoin si inizia finalmente a fare sul serio anche in Europa, nonostante sia un continente tradizionalmente più aperto a questo tipo di prodotti. Invesco ha infatti ricevuto l’ok per un ETF Bitcoin Spot.
Parliamo di un titolo a replica fisica di Bitcoin, che sarà quotato presso Xetra – il più importante mercato per i titoli exchange traded. Un’ottima notizia per $BTC, che durante la mattina sta cercando di recuperare dal piccolo risk off dei mercati, innescato di nuovo da dinamiche legate alle varianti COVID.
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Quanto fatto da Invesco è in proporzione molto più importante di quanto abbiamo visto sulle borse USA. Il gruppo ha infatti iniziato a quotare sulla Borsa di Francoforte un ETP e quindi un ETF a replica fisica su Bitcoin, che a fronte di commissioni dello 0,99% permette a tutti di avere esposizione su BTC non intermediato.
Certo, non sarà come aver acquistato direttamente Bitcoin, ma questo tipo di prodotti è comunque interessante per un vasto range di investitori, istituzionali e non. Senza dimenticarci che i fondi tedeschi hanno ricevuto pochi mesi fa autorizzazione ad operare proprio sulle criptovalute.
Un situazione molto interessante quella che sta maturando in Germania – con una scelta che almeno negli USA è per oggi impensabile. Ovvero di offrire un prodotto con replica fisica. Il perché è stato accuratamente spiegato però da Gary Buxton, che è leader della Strategia da Invesco.
La maggior parte delle discussioni che abbiamo con i clienti riguardano non Bitcoin in quanto tale, ma le modalità per avervi accesso e stare tranquilli con la custodia e la valutazione dello stesso. Uno dei punti rilevanti degli ETP è la loro configurazione come veicolo di accesso. Non abbiamo scelto di replicare i futures perché abbiamo dubbi sulla liquidità sintetica e su come questa possa modificare il valore dell’asset sul lungo periodo.
Nell’immediato non molto. Ma già sul breve periodo Invesco, se il suo fondo dovesse raccogliere la risposta positiva che ci aspettiamo, dovrà cominciare a dotarsi a mercato di Bitcoin – esercitando pertanto una pressione positiva sul prezzo.
La palla ora passa ad Invesco, che dovrebbe però avere già in cantiere accordi importanti con i suoi clienti, chiusi prima di decidere di offrire un prodotto del genere. Certo, abbiamo già alternative da privati per investire in BTC, ma per una parte rilevante della popolazione e delle società, un ETP rimane uno strumento preferibile. Ben vengano dunque queste iniziative.
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