Il mondo della DeFi, nonostante sia diventato meno attrattivo negli ultimi mesi, a causa anche della run di metaverse e gaming, è tutto fuorché piatto. Ci sono molti nuovi protocolli che si affacciano in questo comparto.
Complice una buona crescita nelle ultime 24 ore, oggi parliamo di Fei e di Tribe, in realtà due facce dello stesso protocollo, tornando ad occuparci di sistemi di stablecoin algoritmici, quello che secondo noi sarà sempre di più il futuro del comparto.
$TRIBE, che è il token di base di questo network, è già disponibile su Crypto.com – vai qui per aprire un conto gratis e ottenere 25$ di bonus esclusivo – presso un exchange che è oggi il più attento al mondo delle criptovalute emergenti e che offre la possibilità di ottenere anche rendite passive dai nostri hodl.
Con il Supercharger periodico si ottengono ricompense superiori al mercato – e per il resto possiamo affidarci comunque al mondo dello staking, comunque disponibile. Senza dimenticare i drop NFT, tra i più seguiti del momento (e tra quelli che si apprezzano maggiormente sul mercato).
Che cos’è Tribe: bisognerà imparare a conoscere Fei
Il protocollo di riferimento di $TRIBE è in realtà Fei Network, protocollo per la finanza decentralizzata, che punta ad offrire in primo luogo accesso ad uno stablecoin di tipo algoritmico, governato in modo simile a quanto abbiamo visto ad esempio con DAI.
Tuttavia c’è qualcosa in più che questo protocollo prova ad offrire, in particolare alle DAO e ai progetti che hanno bisogno di una gestione avanzata della liquidità. Si parla infatti di Liquidity as a service, il tutto condito dal passaggio alla versione 2, che è in programma per il prossimo 15 dicembre.
$TRIBE è innanzitutto token di governance del protocollo e fa da backing automatico dei FEI che sono in circolazione, un po’ come abbiamo visto accadere anche nel caso di UST di Terra Luna.
Liquidity as a service
È questo l’aspetto più interessante del protocollo. Si parte da un presupposto: il liquidity mining, ovvero le ricompense in staking, non sono sostenibili sul lungo e lunghissimo periodo. All’arrivare di nuovi capitali le ricompense si abbassano, e i capitali preferiscono trasferirsi altrove.
Qui l’intuizione di FEI, ovvero la creazione di vault singole, che sono in realtà dei prodotti finanziari strutturati, ai quali i diversi attori possono partecipare assumendo il rischio che ritengono più opportuno.
Ma come funziona per i progetti che vogliono utilizzare questo nuovo modo di ottenere liquidità? Semplice: depositano il token del loro progetto su Ondo con una durata flessibile. FEI si preoccuperà poi di immettere una quantità di FEI corrispondente (ricordiamo che sono stablecoin) e poi si preoccupa di versare il tutto su Uniswap o Sushiswap.
La liquidità è immediatamente raddoppiata, così da ridurre anche lo slippage – e dopo un certo periodo di tempo, che è noto sin dall’accordo iniziale, FEI ritira la sua liquidità, per la quale il protocollo che ne ha usufruito pagherà soltanto una piccola commissione.
Un protocollo che dunque opera come banca – che seleziona progetti e che offre agli investitori la possibilità di partecipare ad un sistema curato da specialisti. Liquidità a basso costo, per progetti emergenti – e grandi opportunità di investimento per chi opera su $TRIBE. Nel complesso un progetto molto interessante, del quale siamo relativamente certi che torneremo a parlare tra qualche settimana.
Per il 15 dicembre è attesa anche la nuova versione – che renderà il protocollo più efficiente – che insieme al fondo da 100 milioni stanziato per lo sviluppo potrebbe portare $TRIBE su livelli molto interessanti.
Molto interessante, soprattutto in comparto DEFI che è quello che preferisco, una particolarità non tanto comune.
Valuterò esaminando il token, grazie ✌🏼
Grazie a voi per seguire sempre con tanto entusiasmo le nostre news ed analisi.