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Corea del Sud: rimandata la tassa criptovalute | Bullish sentiment a Seoul

Una notizia straordinaria quella che arriva dalla Corea del Sud, che colpirà in modo positivo i nostri portafogli, anche se indirettamente. La temuta legge che avrebbe inserito nell’ordinamento una tassa sul capital gain al 20% anche sulle criptovalute è stata rimandata.

Si parla del 2023, anche se nel corso del prossimo anno potrebbe accadere ancora di tutto e questa legge, che colpisce le balene più che i piccoli trader, potrebbe essere definitivamente depennata.

Capital Gain Tax su Corea Sud - Cripto salve
Seoul rimanda la capital gain tax sulle cripto al 2023

Una notizia complessivamente bullish per tutto il comparto, che temeva una stretta in Corea del Sud, paese dove il livello di scambi è sostenuto e dove la penetrazione delle criptovalute molto alta. Possiamo investire con eToro – vai qui per ricevere un conto virtuale con capitale di prova gratuito + TOP FUNZIONIo – che ci offre i CopyPortfolios per investire sui migliori protocolli del settore in un solo titolo.

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I coreani non dovranno pagare tasse sulle cripto, almeno per ora

Parliamo ovviamente della proposta che sarebbe dovuta entrare in vigore quest’anno e che invece, sarà rimandata, secondo quanto riportato da Reuters, almeno al 2023. Una tassa che si sarebbe dovuta applicare soltanto ai gain su capitali milionari, in misura del 20% – ma che a suo tempo aveva contribuito a sconquassare i mercati.

Il mercato coreano delle criptovalute è infatti uno dei più importanti al mondo, nonostante le modeste dimensioni del paese. Tanto per volume di scambi, tanto per articolazione del mercato stesso. Una notizia di questo tipo, che al tempo fece il paio con la stretta sugli exchange di criptovalute aveva contribuito ad una fase non brillante di Bitcoin e delle altre criptovalute.

Certo, per i piccoli investitori spot non sarebbe cambiato quasi nulla. Ma non è questo quello che dovrebbe interessare effettivamente i mercati, perché a muoverne una parte rilevante sono investitori professionali, che potrebbero realizzare, in bull market, quelle somme in maniera relativamente facile.

Una buona notizia per il mondo delle criptovalute

Una notizia ottima per il mondo delle criptovalute, perché si sarebbe trattato inoltre di quantità importanti di denaro, date le attese fortemente rialziste per il 2022. Denaro che, ci insegna la storia della tassazione dei mercati, sarebbe almeno in parte uscito dalla capitalizzazione complessiva del comparto.

Tutto questo mentre anche la questione indiana si sta finalmente sgonfiando, facendo tornare il sereno almeno sul fronte delle autorità che regolano i mercati. Certo, dopo il crack cinese ci vorrebbe ben altro per abbattere il mercato delle criptovalute, anche se in una fase di mercati così reattivi, sempre meglio evitare di affrontare questioni del genere.

Se ne parlerà, a meno di nuovi rinvii, nel 2023. Cosa che lascerà oltre 12 mesi agli investitori per ottimizzare anche la loro esposizione verso i mercati. Pericolo scampato, almeno per ora, per uno dei mercati che, lo ripetiamo, è stato sempre cruciale per l’espansione del settore.

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