Uno dei meme più diffusi tra i detrattori delle criptovalute è l’inconsistenza dei depositi di Tether, ovvero il denaro e i titoli che dovrebbero giustificare l’emissione di $USDT sul mercato.
Una bolla, dicono in molti. La prima crepa nel mondo delle criptovalute, che una volta aperta potrebbe affossare il settore. Noi non abbiamo mai dato grande seguito a questo tipo di critiche, tenendo fede all’idea che delle dichiarazioni straordinarie richiedano delle prove altrettanto straordinarie. L’audit di Moore, società di analisi indipendente con sede alle Cayman, sembrerebbe darci ragione.
Una preoccupazione in meno per il settore – che a nostro avviso dopo una lunga fase di movimenti laterali potrebbe essere pronto a ripartire. eToro – vai qui per ricevere un conto virtuale gratis con le migliori criptovalute a listino – permette di operare su tutti i big del settore.
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Tether? Completamente coperta, lo dice il report
Certo, per chi non frequenta gli ambienti della finanza una società delle Cayman potrebbe non essere uno dei migliori biglietti da visita. In realtà però stiamo parlando di Moore, che nel settore degli audit finanziari ha una certa esperienza e una credibilità che nessuno si sognerebbe di contestare. Oggetto dell’audit? La consistenza degli asset che sono detenuti da Tether.
Torniamo però indietro: è ormai da tempo che un folto gruppo di detrattori, spesso tanto delle criptovalute quando di Tether stesso, indicano in questo protocollo uno dei maggiori problemi del comparto. Una sorta di bolla, alimentata ad arte con dollari finti, che Tether emetterebbe senza avere nulla a fare da controparte.
Il comportamento di Tether in passato – questo va ammesso – ha talvolta offerto appligli ai contestatori, causando non pochi fraintendimenti. Sta di fatto che però, dopo il documento pubblicato da Moore, potremo dormire sonni tranquilli e rispondere con dati verificati da terzi quando Tether verrà di nuovo accusato di essere un protocollo truffa.
Cosa ha certificato il report?
Ha semplicemente certificato che per ogni Tether che è stato emesso esiste un controvalore adeguato. Per la precisione parliamo di 69 miliardi di dollari di $USDT, che sono backed da asset che valgono altrettanto. La conferma, che troviamo nel report, che è stato condotto al 30 settembre, conferma pertanto che di quanto si afferma in certi circoli non è vero nulla.
Sospiro di sollievo? Francamente almeno da queste parti non avevamo mai avuto dubbi. Il mercato, in questo senso, è molto bravo a prezzare il rischio. E il fatto che il valore di Tether sia da sempre precisamente di 1$ (nonostante i profeti di sventura) ci ha sempre donato una certa tranquillità.
Ora anche i detrattori più accesi dovranno farsene una ragione. Ad oggi non esistono delle preoccupazioni giustificate. Esiste un report, che è stato redatto secondo gli standard ISAE 3000, ISQC1 e IESBA – che non lascia scampo a fraintendimenti.
Premetto che non me ne intendo, ma da quel poco che ho capito c’è garanzia e garanzia. Se io privato emetto 1000 dollari di un mio stablecoin e dico “non preoccupatevi ho qui 1000 dollari veri in cassaforte, quando volete vi posso rimborsare fino all’ultimo token con dollari veri” è un conto… se emetto 1000 dollari di stablecoin e il giorno prima ho comprato 1000 dollari di debito della Evergrande non è propriamente la stessa cosa, no? La critica principale a tether non è “non li avete”, ma “per buona parte sono dollari non del tutto recuperabili, quindi in caso di forte bisogno non li avreste”. Io per sicurezza nei vari ordini non uso più le coppie cryptox/tether ma sempre cryptox/btc perché mi fido moooolto di più della solidità di btc che di tether! Se tether crollasse tutti i miei ordini aperti di vendita della crypto x contro tether verrebbero eseguiti e mi troverei in portafoglio un bel po’ di usdt dal valore 0. Scenario apocalittico? Ok, certo…. ma preferisco non rischiare. Sono dell’idea che l’unico modo di perdere soldi con le crypto (holdando) sia un hackeraggio oppure avere ordini con in ballo shitcoin. Certo, è dura definire tether uno shitcoin… allo stato attuale; se c’è una cosa che ho imparato in questo mondo è che veramente poche cose non cambiano mai!
Moore con sede alle Cayman…….
Ciao Matteo, parametro di correttezza o meno la sede legale ?