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BNB Pay cos’è e come funziona | Analisi e prospettive

3 anni fa
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Di sistemi che puntano a rimpiazzare i classici trasferimenti di denaro basandosi sulla blockchain ce ne sono già molti. Ma questo non sembra precludere l’arrivo di altri tipi di protocolli, come nel caso di BNBPay.

Un sistema che si basa sulla Binance Smart Chain e che punta ad offrire pagamenti attraverso qualunque tipo di token sia stato creato secondo questi standard. Integrando al tempo stesso anche PoS e altri tipi di hardware per rendere il sistema ubiquo.

BNBPay – analisi del token e del protocollo

Un sistema sul quale ci hanno chiesto ragguagli anche un nostro follower su Twitter e del quale parleremo con tutto il dettaglio possibile nel corso di questo approfondimento. Per capire dove può arrivare, che tipo di tecnologia offre e se sia o meno un protocollo sul quale puntare.

Che cos’è BNBPay e come funziona

Procediamo con ordine: BNBPay è un sistema di pagamento su blockchain che fa riferimento alla rete gestita da Binance, il popolare exchange di criptovalute. L’obiettivo primo sarebbe quello di offrire a clienti e merchant un sistema di pagamento quasi istantaneo e con costi molto più bassi di quelli praticati da VISA e da Mastercard. Un’idea che sicuramente non è nuova, ma che ha comunque diverse particolarità all’interno della sua implementazione.

  • Sistema di pagamento decentralizzato

È il primo punto – che poi è comune al mondo della finanza decentralizzata in generale. L’alternativa è rispetto ai sistemi classici, dove ci sono VISA, ma anche Mastercard e PayPal a “validare” ogni tipo di transazione.

  • Anonimato

L’altro pezzo forte sarebbe il relativo anonimato. Se le carte di pagamento vengono emesse dopo un accurato KYC, questo non sarebbe il caso dei pagamenti tramite la App di BNBPay.

  • Costo fisso per ogni tipo di trasferimento

A prescindere da quale sia l’entità di denaro trasferita. Questo renderebbe il sistema diverso, almeno dal lato merchant, rispetto a quelli che siamo abituati ad utilizzare con le carte di pagamento digitale o con i sistemi online. Il caso d’esempio tipico in questo caso è quello di PayPal, che sottrae per i pagamenti commerciali una commissione in percentuale.

  • App per Android e iOS

I pagamenti non hanno bisogno di una carta, ma funzionano tramite una App che però no è ancora disponibile per iOS e per Android. Al sistema si aggiungono anche un plugin per gli e-commerce più popolari come Shopify. In aggiunta, sono previsti anche PoS fisici per le cripto, sempre gestiti dal sistema.

  • Fidelizzazione

Seguendo un po’ l’esempio di protocolli che offrono un’esperienza più articolata dal lato shop, sono previsti anche dei sistemi di reward per chi utilizzerà il sistema e la criptovaluta che gli è collegata, ovvero $BPAY.

La nostra opinione e recensione

A nostro avviso il progetto si trova ancora in una fase embrionale – e nonostante il programma ambizioso dovrà lavorare molto per affermare la sua tecnologia e i supposti vantaggi che sarebbe in grado di offrire al mondo del commercio.

Il team che lo rappresenta non sembrerebbe avere grande esperienza in questo tipo di progetti ed è a nostro avviso un altro motivo per mantenere sospeso il giudizio fino a quando non ne sapremo di più su eventuali collaborazioni fattive e su gruppi importanti che potrebbero iniziare a partecipare.

Giudizio sospeso, sul quale potremo tornare tra qualche settimana – o più verosimilmente tra qualche mese – tenendo anche conto di quanto sta avvenendo in questo specifico comparto, con una crescita importante sia di player sia di volumi transati.

Ci sono alternative di cui tenere conto

Non possiamo che chiudere tenendo conto anche delle alternative che esistono nel comparto e che offrono già qualcosa di importante all’interno del mondo dei pagamenti. Abbiamo Litecoin, che almeno negli USA ha già un grande seguito ed è accettato da migliaia di negozi.

Oltre alle criptovalute dirette per il pagamento, per il mondo degli e-commerce abbiamo anche il progetto emergente Boson Protocol – che proprio ieri ha siglato un’importante collaborazione con Mastercard – protocollo che punta a sfruttare i NFT come escrow per lo shopping online decentralizzato.

Di alternative, più strutturate e già con un maggiore fattore di penetrazione e con società commerciali più solide alle spalle. Superare questi ostacoli, anche in un mercato nascente, non sarà facilissimo.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

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