Il mondo della beneficenza è da sempre molto vicino a quello della blockchain e delle criptovalute. Questa volta a salire – di nuovo – in cattedra, è un’istituzione che è da tempo e per altri motivi nel nostro cuore, ovvero Unicef.
L’istituzione che si occupa di bambini e infanzia, in particolare nei luoghi più sfortunati del mondo, celebrerà i 75 anni di attività con l’emissione di 1.000 NFT, che saranno venduti appunto allo scopo di raccogliere fondi.
Si chiamerà Patchwork Kingdoms – e all’interno dell’iniziativa saranno rappresentate scuole scelte tra 280.000 presenti in 21 paesi. Un’iniziativa al crocevia tra il fare del bene e rimanere appassionati del tema principale di questo sito, ovvero le criptovalute e il mondo che gli gira intorno.
L’occasione è di quelle importanti, perché parliamo del 75esimo anniversario dalla fondazione di Unicef, quello che un tempo era acronimo di United Nations International Children’s Emergency Fund. Istituzione internazionale nata per la tutela della vita e dello sviluppo dei bambini – una delle istituzioni di beneficenza più importanti e conosciute del mondo.
Con sede a New York, Unicef è presente in 193 paesi e concentra la sua attività nei paesi emergenti. Uno scopo nobile e una gestione che – anche in virtù di questa iniziativa con gli NFT – è sempre alla ricerca di nuovi modi di finanziare, in modo intelligente, le proprie attività.
Per 75 anni Unicef è stata una forza guida per il cambiamento nella vita dei bambini. E quando guardiamo indietro, alla nostra storia, dobbiamo anche farlo cercando di sfruttare ogni opportunità di avviare nuove azioni per rendere più sicuro il futuro dei nostri bambini.
Questo il commento di Henrietta Fore, che è direttore esecutivo di Unicef – e che segnala l’importanza, anche in termini di innovazione, di questa iniziativa.
I 1.000 NFT verranno messi all’asta, così coem avvenuto per altri programmi utilizzati dalle Nazioni Unite per sensibilizzare il grande pubblico verso altri problemi, come quello del cambiamento climatico.
Aste i cui termini non sono stati però ancora diffusi – e sui quali dovremo darvi ragguagli nel corso dei prossimi giorni. Per chi cerca un modo di investire in NFT unici e che siano anche con un proposito che va oltre la speculazione, potrebbe essere una buona occasione di darsi da fare.
Non è, come è già noto ai nostri lettori, la prima iniziativa di questo tipo in ambito NFT e Criptovalute. Ad esempio Vitalik Buterin ha donato i suoi $SHIB a fondi per l’aiuto dell’India durante le fasi più tragiche della pandemia COVID, così come Cardano è attiva in diversi progetti in Africa.
Le blockchain e tutto l’hype che le circonda sono un’ottima occasione anche per fare del bene. Qualcosa che non dovremmo mai dimenticare, in particolare se siamo tra i fortunati che hanno ottenuto dei ritorni importanti dagli investimenti in criptovalute.
Le aste dei NFT di UNICEF saranno una buona occasione per mostrare al mondo il buon cuore della community.
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