Ieri Jerome Powell di Federal Reserve ha tenuto banco sui mercati con il FOMC, che come atteso ha portato novità in termini di tapering e di tassi di interesse.
Un atteggiamento aggressivo da parte di FED, ma non troppo, che ha innescato un rialzo da parte di tutto il settore delle criptovalute. Tuttavia, con i mercati europei che invece sono fermi, è sicuramente il caso di fare un breve recap di quanto sta avvenendo sui mercati, anche in prospettiva.
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La domanda ovvia che tutti dovrebbero porsi dopo che Jerome Powell ha annunciato prima un’accelerazione per il tapering, poi un possibile aumento dei tassi è la seguente: sono entrambe mosse anti-inflative e che ridurranno la quantità di circolante, o quantomeno l’espansione monetaria. E sono notizie negative per quanto riguarda Bitcoin. Perché allora le cripto hanno ripreso a correre?
Dobbiamo tornare al concetto di aspettative. I mercati cripto avevano già scontato la decisione giorni fa, ovvero si aspettavano quella che a rigor di logica è l’unica decisione possibile per Fed – e se l’aspettavano probabilmente di maggiore intensità. Ed ecco qui motivazioni sufficienti per vedere il ritorno di Bitcoin intorno a quota 49.000$ e quello di Ethereum sopra quota 4.000$.
Siamo stati tra i primi a trattare in contesto macro le criptovalute come un qualunque asset finanziario. Categoria di asset che appartiene ancora a pieno diritto al mondo del rischio elevato e che dunque è in correlazione inversa con quello dei rendimenti dei titoli di stato. Alla comunicazione di Fed di ieri è seguito un innalzamento dei rendimenti attesi dal mercato secondario di tali titoli.
Rendimento che si è mosso in modo molto interessante all’interno di uno spazio di tempo molto ristretto, segno che anche questo tipo di mercato si aspettava forse un movimento più deciso da parte di FED. Come abbiamo detto anche ieri su Twitter, l’innalzamento di questi tassi è in genere una pessima notizia per il mondo delle criptovalute. E come sempre fare un po’ di zoom out può aiutarci a controllare cosa stia effettivamente succedendo sul mercato.
La situazione, vista da questa prospettiva, sembrerebbe essere molto meno catastrofica. Anche se si tratta di una correlazione che andrà studiata più attentamente nel corso delle prossime settimane.
Prossime settimane che saranno incerte, con FED che ha confermato che continuerà a guardare l’evoluzione dei mercati per intervenire o meno, ovvero per continuare ad accelerare o riprendere l’espansione monetaria. Tradotto in italiano corrente: FED non sa che pesci pigliare, e di prendere decisioni nette – questo è comprensibile – non se la sente ancora. Cosa che continua a far permanere una discreta incertezza sui mercati.
La stessa incertezza che potrebbe prolungare la fase laterale di Bitcoin e del resto delle cripto. Ma di bear market, almeno per ora, non ha alcun senso parlarne.
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