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Denaro sporco, già 5,5 miliardi di dollari “puliti” con le criptovalute

7 anni fa
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Secondo quanto affermato da Europol, le organizzazioni criminali in Europa avrebbero già riciclato circa 5,5 miliardi di dollari di denaro illegale attraverso le criptovalute.

L’Europol lancia l’allarme sull’uso illegale dei trasferimenti criptovalutari.

Rob Wainwright, direttore di Europol, ha infatti stimato che circa il 4% di tutti i proventi di reati in Europa vengano oggi incanalati attraverso valute come Bitcoin, aspettandosi inoltre che questa cifra sia destinata ad aumentare.

Secondo le stime di Europol, la quantità di denaro illecito che circola in Europa è di circa 100 miliardi di sterline. Usando la sua stima del 4% per l’importo incanalato tramite criptovaluta si ottiene dunque una cifra di 4 miliardi di sterline, o 5,5 miliardi di dollari al cambio attuale.

In un’intervista con la BBC, Wainwright ha affermato inoltre che la polizia trova più difficile fermare i trasferimenti illegali di criptovalute perché non hanno modo di congelare i portafogli crittografici nel modo in cui potrebbero congelare un conto bancario. Ha inoltre dichiarato che le criptovalute

non sono denaro bancario e non sono governate da un’autorità centrale, e quindi la polizia non è in grado di monitorare tali transazioni e, se vengono identificate come criminali, non ha comunque modo di congelare le risorse, a differenza del normale sistema bancario.

Come conseguenza di quanto sopra, Wainwright ha invitato gli operatori degli exchange di criptovaluta a fare di più per collaborare con le indagini di polizia e “sviluppare un migliore senso di responsabilità”.

Per quanto attiene infine le criptovalute più utilizzate per questi fini illeciti, Europol ricorda come Bitcoin sia la valuta più fruita a causa del suo profilo più alto, ma vi sarebbero comunque altre valute, come Monero, che rendono ancora più difficile scovare i traffici criminali.

Redazione Criptovaluta.it®

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