Bitcoin green? Si può. E questo è quanto proverà a dimostrare Lancium, società americana che è specializzata in data center e infrastrutture informatiche a zero impatto.
Una scommessa per molti impossibile, ma per la quale avremo comunque presto riscontro, per un investimento che avverrà nell’arco di 20 anni e in modo progressivo, per un datacenter dal valore complessivo di 2,4 miliardi di dollari, che ospiterà anche mining Bitcoin.
Questione che nel mare di miner professionali avrà tecnicamente poco impatto, ma che dimostrerà un fatto importante per $BTC, sul quale sono in diversi a non investire proprio per il suo impatto. Noi possiamo farlo con la piattaforma eToro – vai qui per ricevere gratis una demo virtuale con funzionalità anche di trading automatico, intermediario che ci permette di fare trading con strumenti fintech avanzati.
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Lancium e Texas: il binomio definitivo per un Bitcoin Green?
Le criptovalute green, ovvero quelle che hanno bassi consumi per transazione, stanno vivendo un momento di crescita importante, dato che molti grandi gruppi preferiscono scegliere blockchain a basso o zero impatto, in particolare se devono esporsi direttamente.
Bitcoin ha invece sofferto la sua condizione di energivoro importante, nonostante gli sforzi del Council e nonostante il fatto che almeno negli USA almeno della metà dell’energia consumata dal network arrivi da fonti rinnovabili.
Lancium vuole provare a rinforzare questa tendenza, lanciando un investimento da 2,4 miliardi di dollari spalmati in 20 anni, che tra le altre cose costruiranno anche un mining center per Bitcoin ad impatto zero. Una scommessa ovviamente non impossibile, con l’obiettivo di indicare la strada ad un settore che, almeno secondo i suoi detrattori, ha un impatto troppo importante sull’ambiente.
Interessante anche la scelta della location: siamo in Texas, uno degli stati USA ad essersi seriamente candidati a centro nevralgico per Bitcoin, con l’ovvia concorrenza della Florida e di tanti altri stati che si stanno attrezzando per attirare la ricca industria del mining.
Se il progetto di Lancium, che è ad un passo dalla partenza, dovesse dimostrarsi come tecnologicamente valido e commercialmente profittevole, potrebbe indicare la via a chi vuole cimentarsi nel mining pulito, mettendo così a tacere almeno questo genere di polemiche.
Un buon segnale per Bitcoin, a prescindere da come la si pensi sull’inquinamento
Si tratta comunque di un ottimo segnale per Bitcoin, che mostra come l’ecosistema che ha creato intorno a se stesso sia vivace e pronto a trovare anche soluzioni originali. Anche quando sono in molti a far notare che in realtà la questione green di Bitcoin è largamente inesistente.
Un segno che l’ecosistema, tramite collaborazione libera, è in grado anche di orientarsi per rispondere a dubbi, legittimi o meno legittimi che siano, del mercato. Sgombrando così il campo da discussioni oziose ma che comunque stanno trattenendo diversi investitori istituzionali dall’ingresso nel mercato.