Pomeriggio di run anche per Monero – protocollo dedicato alla privacy che ormai sembrerebbe avere un cammino completamente separato da quello delle altre cripto, anche grazie alla sua specificità tecnica.
Crescita in doppia cifra, in un mercato generalmente baciato dal sole americano nella giornata di oggi – e una corsa che non può che far venire il buonumore a chi ha puntato, da tempo, sul futuro di questo token.
Possiamo trovare Monero sulla piattaforma Capital.com – vai qui per ottenere il conto di prova sempre gratuito e con capitale virtuale 100% illimitato – intermediario che offre nel complesso 235+ criptovalute a listino, includendo anche quelle meno battute dagli speculatori, come appunto $XMR.
È qui che possiamo scegliere tra MetaTrader 4 e TradingView, nonché anche il WebTrader proprietario che permette di investire facendo affidamento anche all’intelligenza artificiale che segnala errori e altri tipi di inefficienze del nostro investimento. Possiamo passare poi al conto reale con soli 20€ di capitale virtuale.
Il primo dato che risalta da un’analisi anche approssimativa della price action di Monero è il fatto che il token è stato, almeno nella sua fascia di capitalizzazione, quello che ci si aspettava recuperasse di più. Oltre il semplice dato matematico, che è poco più della legge dei grandi numeri, c’è in realtà altro che si sta muovendo dell’ecosistema del protocollo.
Come il passo importante che è stato fatto da THORChain, che ha completato l’audit del multisig di Monero, grazie alla sponsorizzazione dell’operazione per mano di CakeWallet. Un passaggio interessante e fondamentale non solo per XMR, ma più in generale per tutti gli ecosistemi se vogliamo minori di tutto il comparto AMM ed exchange decentralizzati. Segno che Monero non è affatto, come vorrebbero i suoi detrattori, un protocollo per chi è particolarmente attento al mondo della privacy, ma un progetto vivo e vivace, che può fare la differenza anche in altri ambiti.
Questo insieme a qualche accettazione aggiuntiva come mezzo di pagamento – ad esempio da Tutanota – e la ventilata possibilità che Monero venga accettata a breve, cioè nel 2022, anche da Mullvad VPN. Piccoli passi forse per chi è abituato a criptovalute di maggior blasone, ma che possono comunque fare la differenza per protocolli così specifici, che continuano a puntare (ed è un merito che gli riconosciamo) sulla loro idea originale, ovvero quella di offrire un sistema di scambio di valori che sia completamente anonimo per gli utenti.
Ci sono tanti segnali che ci indicano un futuro brillante per tutti i protocolli che fanno della difesa della privacy la loro ragion d’essere. E riteniamo che questo trend, all’allagarsi delle ingerenze pubbliche e private, sarà uno dei campi di discussione più importanti per il mondo anche delle criptovalute.
Monero $XMR è correttamente posizionata all’interno di questa nicchia come leader – e avendo già un supporto importante negli ambienti che contano su queste tematiche, può ragionevolmente aspettarsi un ritorno intorno ai massimi storici sul breve/medio periodo.
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