Insieme al 2021 si chiude uno straordinario anno anche per Bitcoin, principale criptovaluta al mondo per marketcap, che nonostante le difficoltà delle ultime settimane si conferma asset, tecnologia e rivoluzione centrale.
Un anno che ha fatto la fortuna degli investitori ma non solo. Bitcoin è diventato una pietra angolare nella storia economica di paesi, aziende e persone. Un anno che difficilmente dimenticheremo, in attesa di un 2022 possibilmente ancora più importante.
Al re del comparto è più che dovuto un recap completo il più possibile di quanto è avvenuto nel corso dell’anno. Una base importante sulla quale poter sviluppare discorsi ancora più decisivi a partire dai primi giorni del 2022. Sì, per Bitcoin è stato un anno molto importante, nonostante le solite ondate di FUD, il terrore seminato nei parlamenti di mezzo mondo, la repressione ai quattro angoli del mondo.
Un 2021, lo ripetiamo ancora una volta, da incorniciare per Bitcoin. Non è stato il coin cresciuto di più in termini finanziari, ma è stato senza ombra di dubbio protagonista degli eventi più importanti del comparto. Sia sul piano storico, che politico e finanziario. Andiamo con ordine.
Il 31 dicembre 2020 il mercato ha chiuso con Bitcoin a 29.000$. Meno della metà del massimo storico raggiunto a novembre e comunque molto indietro rispetto al prezzo delle ore in cui scriviamo, che si aggira intorno ai 48.000$.
Anche i più esigenti dovranno accontentarsi di quanto accaduto. Una crescita spaventosa anno su anno per un asset che ha già un’elevata capitalizzazione di mercato. Certo, siamo lontani da quanto ci saremmo aspettati a fine anno, con molti, noi compresi, che prevedevano i 100.000$. Vicissitudini esterne al mercato hanno spinto il prezzo in basso. Ma del risultato finale sicuramente non possiamo lamentarci.
Sì, è la notizia più importante dell’anno tra quelle che non riguardano il prezzo. Da ormai qualche mese El Salvador utilizza $BTC parallelamente al dollaro USA, che è la vecchia valuta avente corso legale. Un’operazione mastodontica, che dovrà ancora sortire buona parte dei suoi frutti, ma comunque segnale importante della direzione che sta prendendo il mondo.
A nulla sono valsi gli spauracchi del Fondo Monetario Internazionale. Anzi, El Salvador si appresta a creare una Bitcoin City finanziandosi proprio con BTC Bond, che verranno trattati direttamente su Bitfinex e non tramite le classiche banche. Ultimo, ma non meno importante, il paese sta facendo mining Bitcoin sfruttando l’energia vulcanica di cui è ricco. Una combo che va molto oltre la semplice adozione di $BTC come valuta avente corso legale.
Nel primo caso si è trattato di un acquisto una tantum, che comunque ha avuto degli effetti enormi sul prezzo al momento della sua realizzazione. Poi c’è stato un dietrofront nell’accettazione di Bitcoin come mezzo di pagamento da parte di Tesla, con Elon Musk che ha preferito dirigersi verso Dogecoin. Ma comunque, anche in questo caso, una notizia di enorme importanza.
MicroStrategy invece non sembra volersi fermare più. Ha più di 100.000 $BTC in cassa e continua ad acquistarne, anche emettendo debito. Una situazione impensabile soltanto un anno fa. Anche dal settore privato, pertanto, continuano ad arrivare ottime notizie.
Anche la Cina, in negativo, si merita un posto nella storia di Bitcoin per il 2021. Dal ban per il mining che è stato un toccasana per l’intero settore (anche se soltanto con il senno di poi). C’è stato il ban delle transazioni e più in generale la stretta finale sul mondo di Bitcoin.
Possiamo dire, dopo la tempesta, di esserne usciti completamente illesi. Bitcoin è più forte di chi lo vuole morto. Anche quando chi tenta l’assassinio è uno stato tra i più potenti al mondo.
Dal sindaco di Miami al sindaco di New York, passando per quello di Jackson in Tennessee, Bitcoin ha conquistato il mondo della politica locale e non negli USA. La lotta del 2022 sarà tra Florida e Texas come stato ideale per lo sviluppo del futuro di $BTC negli USA.
Tutto questo mentre la Casa Bianca continua a temporeggiare, con una parte del Partito Democratico USA che sembrerebbe essere fortemente contraria. Nel frattempo sono arrivati anche i primi ETF Bitcoin al NYSE, sebbene non a replica fisica. Altro segno del fatto che si procede comunque, anche in campo avverso.
Chi parla ancora di tulipani e di bolle dovrà ricredersi. L’incedere di Bitcoin lungo tutto il 2021 è stato importante – così come sono stati importanti i risultati ottenuti, come abbiamo visto, anche al di fuori dei mercati.
Il prezzo, in ritirata da novembre, non deve essere fonte di preoccupazione alcuna. Non c’è neanche più bisogno di credere in Bitcoin. Il Re delle criptovalute è qui per rimanere. E per erodere potere alle valute fiat. Tutto secondo programmi.
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