Il passaggio di Facebook a Meta ha spinto molte delle più grandi aziende che sono quotate negli USA a cercare di prendersi una fetta dell’hype che si sta generando intorno ai metaverse, siano essi su blockchain o meno.
Ultima in ordine temporale ma non di importanza è NVIDIA, che ha annunciato al CES di Las Vegas la messa a disposizione del suo Omniverse in versione gratuita a tutti i creator singoli e che non sono inquadrati in grandi realtà commerciali.
Una spinta verso il metaverse sul serio, oppure un tentativo di cavalcare l’hype che si sta generando intorno a questo ambito? Difficile a dirsi, motivo per il quale abbiamo deciso di dedicare un breve speciale alle operazioni di NVIDIA nel settore, che come vedremo non hanno praticamente nulla a che fare con il mondo dei metaverse su blockchain.
In realtà nulla di nuovo, perché Omniverse era già un tool messo a disposizione dall’azienda per la modellazione in ambiente virtuale. Prodotto che era disponibile in versione beta e che secondo quanto riportato dall’azienda sarà reso gratuito per tutti i creator indipendenti.
Omniverse è un software molto interessante e che permetterà – afferma l’azienda – l’interazione dei creator con ingegneri e con altri tipi di figure professionali che si occupano di progettazione. Una sorta di metaverse dei grandi gruppi e del modeling, che però ha poco a che fare con quanto ad esempio siamo abituati a vedere su Decentraland o The Sandbox.
Certo, i tool che vengono messi a disposizione dal software e il ricorso a standard aperti è praticamente un unicum nel settore, una sorta di kit che permetterà sviluppo più rapido di realtà virtuali e di modeling in diversi settori.
Compreso quello dei videogiochi, che per lo sviluppo futuro potranno contare su un ambiente collaborativo e che mette a disposizione librerie avanzate ed open. Ma, ancora una volta, molto poco a che vedere con il mondo effettivo dei metaverse.
La seconda suggestiva ipotesi che è legata all’annuncio di NVIDIA – e che richiami un intervento del CEO durante la scorsa estate – riguarda la possibilità di utilizzare linguaggi e librerie di Omniverse in modo da avere metaverse che siano in grado di comunicare.
Qualcosa che è ovviamente interessante, ma che è per il momento wishful thinking da parte di NVIDIA, che per raggiungere un risultato tale dovrà imporsi come standard de facto del comparto. Cosa sicuramente possibile, ma che non è ancora qui.
Metaverse sta diventando la vera buzz word del 2022, anche grazie all’intervento di Facebook nel settore, che i nostri lettori ricorderanno come innesco per una delle più incredibili bull run del settore. Un hype che è soltanto agli inizi e che probabilmente vedrà arrivare anche altre aziende di spessore, come NVIDIA ha fatto ieri, disperatamente cercando di collocarsi all’interno di questa rivoluzione.
Siamo davanti ad un tema forte, che non è una meteora, con i protocolli che esistono da più tempo e hanno più utenti, come ad esempio Decentraland $MANA e The Sandbox $SAND che potranno godere dei frutti di questo nuovo interesse del mondo commerciale per le loro tecnologie. Sarà un 2022 molto interessante anche per il mondo delle criptovalute legate ai mondi virtuali, che potranno offrire un’esperienza molto diversa da quella comunque centralizzata dei grandi brand.
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