Quando si parla di criptovalute, difficilmente ci troviamo a disquisire sulle persone dietro la nascita delle piattaforme in questione.
Solo recentemente alcune di queste personalità sono arrivate alla cronaca, principalmente grazie alle enormi ricchezze accumulate dagli stessi, grazie alla pubblicazione di una particolare sottocategoria dell’annuale classifica delle persone più ricche al mondo stilata da Forbes.
Altre occasioni per conoscere questi personaggi sono principalmente le interviste che rilasciano nell’ultimo periodo, visto il crescente interesse attorno alle monete virtuali; ma non sempre questi personaggi sono aperti ai media e al pubblico.
Uno di questi casi è quello di Vitalik Buterin, cofondatore di Ethereum; un personaggio particolare, del quale oggi vogliamo parlarvi.
Vitalik Buterin nasce a Kolomna (cittadina dell’area metropolitana di Mosca) il 31 gennaio del 1994 per poi trasferirsi in Canada con i genitori all’età di sei anni; qui inizia gli studi che lo porteranno a frequentare istituti adeguati alla sua intelligenza, fino ad arrivare all’Università di Waterloo (che abbandonerà però molto presto).
Buterin sembra essere una persona poco avvezza alla mondanità portata dalla ricchezza, e viene spesso descritto come un ragazzo dai modi informali, molto attivo su Twitter, ironico e abituato ad un concetto di moda un po’ psichedelico ed inconsueto per un imprenditore del suo calibro; la perfetta descrizione di un 23enne.
Buterin è infatti giovanissimo, ma è allo stesso tempo uno dei massimi esperti in materia di criptovalute principalmente grazie all’esperienza che è stato in grado di crearsi nonostante la giovane età.
Il programmatore e scrittore russo ha iniziato molto presto a collaborare con un piccolo sito specializzato (con articoli pagati 5 Bitcoin l’uno, ora come ora una fortuna) per poi fondare nel 2011 (a soli 16 anni) il periodico Bitcoin Magazine per il quale ha svolto le mansioni di autore e redattore.
Nel settembre 2014, a 19 anni, Buterin decide di lasciare l’università e portare avanti il suo progetto più importante: viene così presentato al mondo Ethereum, piattaforma basata sulla tecnologia blockchain, con funzionalità differenti dal modo di concepire le altre piattaforme sulle quali si basano le criptovalute, rivoluzionando il mercato.
Ethereum verrà poi realmente lanciato il 30 luglio del 2015 ed ha subito enorme successo; in meno di un anno, infatti gli Ether (il token utilizzato alla piattaforma) passano da un valore iniziale di circa 1/2 dollari, ai 20 dollari del 2016.
Per la creazione di Ethereum (nel 2014) Buterin ha anche vinto il premio denominato World Technology Award.
Successivamente al lancio, Buterin inizia un tour mondiale, atto ad incontrare altri appassionati del settore e iniziare collaborazioni per i più svariati progetti; ad oggi infatti Buterin collabora con KryptoKit (azienda Canadese creatrice di un’app funzionante sia da portafogli per criptovalute che da piattaforma di social networking) e lavora come sviluppatore per il sito che funziona da marketplace di monete virtuali, Egora.
Durante questi anni, il giovane imprenditore, ha anche pubblicato il libro “The Business Blockchain: Promise, Practice, and Application of the Next Internet Technology”.
Quello di Ethereum, si è immediatamente dimostrato un progetto ambizioso, ma allo stesso tempo vincente, e nessuno si sarebbe aspettato che si trattasse in realtà della mente geniale e delle intuizioni di un giovane canadese di origine russa.
Come già accennato in precedenza, Buterin è ora sulla bocca di tutte le principali testate economiche; è stato infatti inserito dalla rivista statunitense Fortune nella lista delle persone più influenti del pianeta con meno di 40 anni; e nella lista dei creatori di criptovalute più ricchi al mondo da Forbes, che gli attribuisce una fortuna personale che si aggira attorno ai 500 milioni di dollari.
Ad oggi Ethereum è uno dei colossi dell’industria della digital economy, e si permette di rivaleggiare alla pari con concorrenti del calibro di Bitcoin, dal quale Buterin ha fatto partire tutto; Ethereum utilizza infatti l’architettura di base di Bitcoin (disponibile all’utilizzo open source), e da questa ha saputo sviluppare una nuova blockchain che permette di immagazzinare, registrare e trasmettere le informazioni in modo sicuro e trasparente. Affidabilità che ha spinto decine e decina di start-up a sfruttare questo mezzo per accelerare la loro crescita.
Ethereum funziona in un modo particolare; tutte le sue funzioni si basano sulla tecnologia decentralizzata della blockchain; ma lo fanno in modo che il registro che contiene tutte le transazioni e gli accordi restino anonimi, distribuendo il lavoro svolto dalla piattaforma tra decine di migliaia di “nodi” che vengono forniti dagli hardware di tutti coloro che hanno scaricato Ethereum sul proprio computer.
Come abbiamo potuto appurare finora, la scalata al successo di Buterin sembra destinata a continuare, viste le sue enormi capacità, che cosa potrà ancora creare un 23enne nei prossimi anni?
Le basi creati dal giovane russo gli permettono di vedere di fronte a se un’infinità di strade percorribili; Buterin ha già rivoluzionato una volta il mercato delle criptovalute con Ethereum, riuscirà a farlo di nuovo?
Una cosa è certa: se il successo di Ethereum non fosse abbastanza per attirare l’attenzione del mondo nei confronti del ragazzo; siamo convinti che i suoi futuri progetti saranno così forti da lasciare un segno indelebile in un mercato comunque estremamente fluido come quello delle criptovalute.
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