Anche Konami nel mondo dei NFT, con uno dei suoi titoli più rappresentativi, ovvero il leggendario Castlevania. La casa giapponese ha infatti annunciato il ricorso ai token non fungibili per una serie di collezionabili sul titolo, che celebreranno i 35 anni del franchise.
Collezionabili che dovrebbero andare a ruba, dato anche il grande seguito che il titolo ha ormai da più di 30 anni. Con ottime notizie che non possono che riguardare anche Ethereum, che è la chain che è stata scelta dal gruppo.
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Non parliamo strettamente di gaming su blockchain, che pure sta facendo dei passi da gigante anche con grandi gruppi come Ubisoft. Questa volta Konami cercherà infatti di monetizzare il grande ascendente che il suo titolo esercita su un’intera generazione di videogiocatori. Parliamo infatti di una serie di NFT che celebrerà i 35 anni di un titolo che ha letteralmente fatto la storia dei videogiochi.
Come piattaforma è stata scelta OpenSea, che rimane una delle più importanti tanto per i drop, quanto per il mercato secondario che è legato al mondo dei NFT. Ci saranno 14 singole edizioni dei NFT celebrativi, alcuni dei quali includeranno spezzoni video e musicali dei migliori capitoli della saga, insieme ad artwork esclusive.
Nonostante le proteste dei videogiocatori – avversi alla presenza di contenuti sbloccabili soltanto tramiti acquisti al di fuori delle possibilità economiche di molti – Konami potrebbe in futuro rinforzare la propria presenza in questo settore specifico, un settore che potrebbe valere per le case che producono videogiochi allettanti entrate extra.
Nel caso della serie che sarà messa all’asta il prossimo 12 gennaio, non ci saranno comunque vantaggi o item di sorta che potranno essere utilizzati in game. Unico perk, per chi li acquisterà, sarà il collezionismo, la possibilità di vedere il proprio nome sul sito dell’iniziativa.
Vale la pena di ricordare che il recente lancio NFT di Ubisoft non è andato nel migliore dei modi, con la casa che secondo voci di corridoio sembrerebbe essere comunque convinta a proseguire, sempre sulla blockchain di Tezos.
Allo stesso modo il recente impegno di Square Enix è stato accolto da vibranti voci di protesta da parte delle community di gamer. Nel complesso dunque un crocevia complicato per il mondo dei NFT, per case di produzione ormai accusate da diversi anni di essere eccessivamente avide. Starà però alle stesse case trovare un equilibrio che possa soddisfare collezionisti, giocatori e le proprie casse.
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