Qualcosa si muove in Europa, o meglio in Spagna. Dai nostri cugini saranno presto installati altri 100 ATM Bitcoin, che porteranno il numero totale a circa 300. Un numero molto interessante, che si inserisce inoltre all’interno di un atteggiamento pro-Bitcoin che si sta formando anche ai piani alti della politica spagnola.
Come vedremo in questo nostro approfondimento infatti, già alcuni parlamentari si stanno battendo per cercare di trasformare la Spagna in una sorta di crypto-hub, ovvero di un paese fondamentalmente amico delle criptovalute, di Bitcoin e delle tecnologie che incorporano.
Paragone impietoso con quell’Italia dell’ormai celebre dietrofront di Unicredit e dove le autorità, in particolare quelle finanziarie, continuano a diffondere comunicati sui pericoli che queste tecnologie rappresentano.
Nell’attesa che qualcosa si muova anche in Italia, vediamo cosa sta succedendo a Madrid e dintorni, in un paese che ormai procede a grandissimi passi verso il futuro, lasciando indietro anche il nostro.
Arrivano 100 nuovi ATM dalla collaborazione tra Bitnovo e Eurocoin
La collaborazione è di quelle importanti – e porterà i residenti in Spagna ad avere accesso ad ulteriori 100 ATM tramite i quali potranno acquistare Bitcoin, portando il numero di ATM, ovvero di Bancomat nel paese che offrono BTC a circa 300.
Il tutto nasce da una collaborazione tra Bitnovo e Eurocoin, con una mossa strategica che porta per la prima volta il secondo dei gruppi all’interno dello spazio delle criptovalute. Segno che qualcosa, almeno in Spagna, sta cambiando e che dunque potremo, almeno nelle terre dei nostri cugini, decidere liberamente e anche senza passare da exchange di cambiare i nostri euro in $BTC.
Tutto questo mentre in Italia, anche su questo fronte, si langue. Non solo sono presenti pochissimi ATM nel paese, ma anche sul piano politico sono in pochi ad interessarsi della vicenda, mentre in Spagna ci sono state richieste di intervento importanti anche in relazione alla situazione del Kazakistan.
La Spagna punta a diventare il vero cripto hub d’Europa
E avrà buon gioco a farlo, dato che per l’appunto non ci sono paesi che per il momento sembrano in grado di sbarrarle la strada. La Germania rimane leader per quanto riguarda i prodotti finanziari, sede dei principali ETF e delle principali società che operano in Bitcoin. Ma sul lato dell’utilizzo effettivo, che andrebbe pur separato dal trading di criptovalute, esistono dei vuoti enormi che un paese come la Spagna sta provando a riempire.
Passando anche dal parlamento, dove nonostante sia rimasta lettera morta c’è stata l’iniziativa di Maria Muñoz, che ha proposto una serie di iniziative per favorire l’arrivo di miner e di altri operatori del settore proprio a Madrid.
Un’iniziativa che con ogni probabilità verrà riproposta, nella speranza che sia di buon input a chi in Italia potrebbe interessarsi della vicenda, per un Paese che almeno fino ad oggi non si è dimostrato molto friendly nei confronti né di Bitcoin né del resto del mercato.
Bitcoin parlerà spagnolo in Europa? Probabile, anche se la speranza che parli anche un po’ di italiano sarà l’ultima a morire, almeno su Criptovaluta.it, che continuerà a battersi per la diffusione non solo degli aspetti finanziari, ma anche di quelli funzionali, che sono la parte più importante di questa enorme rivoluzione.