Bukele si è costruito la reputazione di uno che non le manda a dire, e vuole confermarla anche quando ha davanti un’istituzione importante – e se vogliamo forte – come il Fondo Monetario Internazionale.
Dopo che l’istituzione ha sottolineato la necessità per El Salvador di abbandonare Bitcoin come valuta legale, il presidente della piccola repubblica ha risposto per le rime, supportato dal suo governo.
El Salvador e IMF ai ferri corti? Probabilmente sì, ma la questione avrà sicuramente degli strascichi che prescinderanno dalle schermaglie a mezzo stampa, dato che in ballo ci sarebbe anche un finanziamento ponte da 1 miliardo.
Cerchiamo di vederci chiaro su quelle che sono le posizioni di El Salvador, individuando anche le possibili evoluzioni di questa spinosa vicenda. Vicenda nella quale i bitcoiner potrebbero giocare un ruolo fondamentale, in particolare in relazione alla possibilità di finanziare direttamente El Salvador con una nuova emissione di bond.
El Salvador riafferma la sua indipendenza: “Nessuno può dirci come comportarci”
La risposta non si è fatta attendere. Soltanto qualche giorno fa IMF, ovvero quello che in Italia chiamiamo il Fondo Monetario Internazionale aveva invitato tramite un comunicato El Salvador ad abbandonare Bitcoin come valuta avente corso legale. Le motivazioni, almeno a chi conosce davvero $BTC erano da subito sembrate piuttosto barcollanti: rischi finanziari e protezione dei consumatori, che a quanto pare, almeno ad avviso di IMF sarebbero maggiormente tutelati tramite il dollaro USA.
La risposta è arrivata in primo luogo dal Ministro delle Finanze di El Salvador, con toni sicuramente poco concilianti, giustificati però dall’indebita intromissione del fondo monetario in quelle che sono politiche sovrane del paese.
Siamo un paese sovrano che prende decisioni sovrane in termini di politiche pubbliche.
Questo il laconico messaggio di Alejandro Zelaya presso la tv nazionale di El Salvador, ovviamente in accordo con il presidente Nayib Bukele, che è stato poi il primo promotore di questa iniziativa – e che a nostro avviso ne ha fatto anche una questione relativamente pubblicitaria tanto per il paese quanto per la sua figura politica, con effetti che sono sotto gli occhi di tutti.
Il quid rimane il prestito ponte
Ingenuo pensare che si tratti soltanto di schermaglie di posizionamento. In realtà in ballo c’è da un lato la necessità di El Salvador di finanziare il suo relativamente importante debito pubblico e dall’altro il potere che IMF può esercitare offrendo denaro alle economie emergenti.
Una situazione per la quale crediamo che non saranno irrilevanti i Bitcoin bond annunciati da El Salvador, che oltre a finanziare in parte alcune operazioni legate proprio a $BTC, potrebbero dimostrare che per alcuni paesi Bitcoin potrebbe offrire altri canali di finanziamento. Qualcosa che soltanto pochi mesi fa era impossibile.
1 miliardo non sarebbe una cifra enorme da coprire a fronte di un movimento che è anche politico e che non avrà difficoltà a compattarsi di fronte ad uno dei rappresentanti più rilevanti del fiat world, ovvero quel Fondo Monetario Internazionale che ha tutto l’interesse possibile a rafforzare la dollarizzazione non solo dell’economia di El Salvador, ma anche a livello internazionale.