Le principali Earning Call trimestrali nella più importante borsa del mondo, il NASDAQ, sono state tutte o quasi teatro di discussioni sul mondo della blockchain.
Era stato il turno prima di Apple con l’occhio strizzato al metaverse, e ora di Google, con il CEO del gruppo che ha candidamente ammesso che il gruppo è pronto per guardare al mondo della blockchain con una certa convinzione.
Un’altra ennesima notizia bullish per il comparto, con l’effetto a cascata che, almeno a nostro avviso, è ormai iniziato. Possiamo investirci con qualunque ottica temporale dovessimo preferire, con la piattaforma sicura Capital.com – vai qui per ottenere un conto virtuale gratuito con INTELLIGENZA ARTIFICIALE e anche trading AUTOMATICO – con 235+ cripto a disposizione a listino.
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Qualche giorno fa aveva preso a circolare la notizia, poi confermata, della creazione di un team blockchain in seno a Google/Alphabet, cosa che era sembrata prodromo ad un maggiore interessamento di Big G al mondo che tradizionalmente fa rima con cripto. Forse non direttamente Bitcoin almeno all’inizio, ma comunque un movimento importante per tutto il comparto, data la portata economica e tecnologica del gruppo, che è e probabilmente rimarrà uno dei più rilevanti in termini di reach nel mondo delle ricerche, ma non solo.
Ogni volta che c’è innovazione la trovo interessante. Credo che [la blockchain, NDR] sia qualcosa che vorremo supportare al meglio possibile.
Questa la dichiarazione di Sundar Pichai, che è CEO di Alphabet e che con un intervento molto chiaro ha posto fine, nel modo migliore possibile, alle voci di corridoio che ormai si rincorrevano da tempo. Aggiungendo poi di trovare la tecnologia in sé interessante e forte, ribadendo l’impegno della compagnia a cercare possibili integrazioni.
Difficile a dirsi per ora, anche se con ogni probabilità il supporto ad un certo punto della vicenda ci sarà sicuramente o quasi. Perché siamo davanti ad un movimento che ha già travolto Facebook, sebbene in altri termini, e che ha visto aperture anche da parte di Tim Cook.
Anche se Google, Facebook e Apple non rappresentano più forse la frontiera dell’innovazione, dovranno comunque evitare di perdere un treno che è uno di quelli più importanti per l’intero settore.
Chi perderà questo treno rischierà di perdere anche il predominio che oggi esercita nel proprio settore. E se per Google, Facebook la connessione è chiara, per società come Apple potrebbe sembrare più inafferrabile. E invece per una società che fattura sempre di più con i suoi servizi, e che ha un servizio di pagamento sempre più usato, la connessione a noi sembra netta. Dentro Google, questa è la nostra profezia, le altre non potranno che seguire.
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