Situazione ancora molto complicata non solo sui mercati cripto, ma più in generale su tutte le piazze finanziarie, a partire da quelle americane. Trimestrali al di sotto delle aspettative di Facebook e una generale turbolenza stanno rallentando anche l’atteso ritorno in verde delle principali cripto.
Difficoltà per tutti, a partire da Bitcoin e passando anche alle criptovalute a più basso tasso di capitalizzazione. Il tutto all’interno di una fase di movimenti laterali che purtroppo non lascia molto spazio di manovra agli investitori retail che vorrebbero entrare su un mercato bullish.
La nota positiva è che in realtà ci sono diverse occasioni sul mercato. Possiamo approfittarne con eToro – vai qui per ottenere un conto demo grati con il TOP delle funzionalità PREMIUM incluse – intermediario che ci consente di operare su 43+ cripto, accompagnati da strumenti di investimento fintech unici.
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Facebook – della quale abbiamo parlato questa mattina – e PayPal sono state tra le peggiori di una sessione decisamente in negativo per le borse USA, innescata almeno parzialmente dai dati trimestrali che le aziende stanno iniziando a diffondere.
Se Powell aveva parlato di un livello economico alto e prospero, che avrebbe permesso a FED di iniziare a combattere l’inflazione, i dati trimestrali che arrivano dalle prime aziende sembrerebbero parlare un’altra lingua. Nel momento in cui scriviamo il NASDAQ Composite è giù di quasi 2 punti percentuali, con il NASDAQ 100 che lo segue a stretto giro di posta. Una situazione per le borse USA ormai da qualche tempo correlate con il mondo cripto, che non lascia sperare nulla di buono, almeno fino ad un inversione di trend.
Che è un indice di volatilità molto utilizzato a livello borsistico e che è un buon metro della turbolenza attuale e attesa sui mercati. Dopo essere sceso quasi costantemente negli ultimi 4 giorni, da ieri ha ripreso a salire, riportandosi con uno scatto repentino in quota 23, dopo aver toccato un minimo intorno ai 20 punti.
È un segnale inequivocabile di tempi difficili che ci aspettano? Non necessariamente, ma se è vero che i crolli delle cripto sono innescati da condizioni generali, una maggiore turbolenza di mercati che si traduce in minore appetito per il rischio non è mai un buon segno.
E si balla verso il basso. L’indice EURONEXT 100, che è tra i più rappresentativi dell’economia europea ha fatto registrare, in concomitanza con l’apertura delle principali borse americane un forte calo, al termine di una sessione mattutina già non particolarmente brillante.
Tutto questo, e non è un ottimo segno per l’economia in generale, di fronte ad una BCE che è ancora molto timida rispetto a FED e che non ha ancora messo concretamente sul tavolo la possibilità di andare a toccare i tassi al rialzo.
Le banche centrali avevano previsto un 2022 spumeggiante, e di recupero sulla falsa riga di quanto abbiamo visto nel 2021. I primi dati che abbiamo già in febbraio non sembrano confermare in alcun modo le previsioni delle banche centrali.
Per il primo trimestre addirittura CNBC parla di possibilità che ci sia crescita negativa del PIL negli USA, dopo che i dati mostrati dalle aziende non sembrano essere per niente incoraggianti. Il titolo di oggi della medesima testata è tutto fuorché incoraggiante: “Dopo un grande anno di crescita, l’economia degli USA pronta a schiantarsi su un muro.
Per il momento la correlazione rimane relativamente alta, con tutto il settore che sta mostrando un deciso segno meno, fatta qualche rarissima eccezione. Per capire però come potrebbe muoversi nei prossimi giorni è bene fare qualche ulteriore premessa.
FED si era detta pronta a ritirare i piani di acquisto di titoli (che termineranno a marzo) e ad innalzare i tassi partendo dal presupposto di una crescita sostenuta da parte dell’economia USA. Una crescita che però non c’è – e che dunque costringerà FED, con ogni probabilità, a rivedere i suoi piani. Difficile capire in questo momento in quale direzione riuscirà a muoversi anche il mondo cripto.
Quello che sappiamo è che ci sono ottime probabilità per un periodo di volatilità intra-canale ancora importante. Scenario nel quale investire con gli strumenti adatti può essere comunque molto proficuo. La piattaforma sicura Capital.com – vai qui per ottenere un conto demo gratuito con CAPITALE ILLIMITATO di test è la migliore per chi vuole fare trading sulla volatilità di breve periodo.
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Non si puó fare altro che HODL. Io credo che la crisi Ucraina sará il prossimo scossone e ci sarà l’ennesimo bloodbath che potrebbe portare Bitcoin a 30k per poi prendere il volo nella seconda metá dell’anno. D’altronde il 2022 dovrebbe essere l’anno dell’archiviazione definitiva del covid che porterà positività sui mercati. Solo il mio pensiero.