Il prezzo di XRP, la criptovaluta appartenente al sistema Ripple, sembra aver intrapreso un nuovo percorso da brividi dopo aver perso quasi il 20% (dati Coinmarketcap.com) intorno a quota 0.45 dollari. Un passo indietro repentino, considerato che venerdì scorso il prezzo dell’XRP era salito fino a 0.69 dollari, e che è probabilmente il segno tangibile della consolidata volatilità del comparto, e del desiderio di molti utenti di monetizzare tale improvviso rimbalzo della criptovaluta.
Ma per quale motivo Ripple ha subito questi cambiamenti così ampi?
Probabilmente la risposta potrebbe essere determinata dal fatto che venerdì scorso un dossier CNBC ha fornito la notizia secondo cui la società Ripple potrebbe presto lanciare un suo servizio criptovalutario basato su XRP.
Ricordiamo che Ripple è una società fintech che ha come core business quello di fornire dei servizi utili per poter veicolare pagamenti basati su blockchain, e aiutare così le istituzioni finanziarie, organizzazioni, società e privati a trasferire denaro in tutto il mondo, in modo più veloce e più economico. L’azienda detiene la maggior parte della criptovaluta XRP, un asset indipendente dalla società ma che può essere utilizzata sulle piattaforme di Ripple.
Sagar Sarbhai, responsabile delle relazioni per Asia-Pacifico e Medio Oriente di Ripple, ha dichiarato la scorsa settimana che effettivamente l’azienda sta facendo significativi progressi con il suo prodotto “xRapid”, un servizio che ha lo scopo di aiutare le banche ad accelerare le transazioni utilizzando la criptovaluta XRP. Si è dichiarato altresì molto fiducioso sul fatto che nel prossimo mese potranno esserci diverse buone notizie in relazione al lancio del servizio.
Dal picco di venerdì, la capitalizzazione di mercato o il valore di XRP è scesa di oltre 9 miliardi di dollari, con il prezzo della moneta digitale che è sceso di oltre il 30 percento. Un movimento che però gli analisti ritengono non essere legato ad alcuna difficoltà tecnica del progetto Ripple, quanto alla già rammentata volontà da parte degli investitori di prendere i profitti così
Peraltro, si tenga anche conto che XRP è stata una delle valute virtuali che si è mossa con discreto ritardo nel trascinare i propri prezzi al rialzo nell’ultima ondata di potenti rialzi, nella seconda parte del 2017. È stata altresì anche uno degli asset che è diminuito più drasticamente, in calo di quasi il 90% dal suo massimo storico a gennaio.
Finora Ripple ha preferito muoversi stringendo degli accordi con istituzioni finanziarie di alto profilo come Santander e American Express. Ma quelle partnership si sono finora concentrate principalmente su un altro prodotto chiamato “xCurrent”, che non usa XRP. Di contro, “xRapid” utilizza XRP come una sorta di “ponte” tra le diverse valute, consentendo così ai fornitori di servizi di pagamento e alle banche di elaborare transazioni transfrontaliere più veloci. Le aziende che hanno provato il prodotto includono per il momento alcuni colossi come Western Union e MoneyGram.
Ma riusciranno questi nuovi progetti a ribaltare il trend dei prezzi di XRP, o i movimenti a cavallo della scorsa e di questa settimana hanno già esaurito l’effetto delle notizie di cui sopra? Difficile dirlo, considerato che niente sembra esser certo in questo comparto, ma è possibile che effettivamente l’attenzione degli investitori possa ulteriormente rinvigorirsi nelle prossime settimane, in vista del lancio di xRapid.
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