La febbre da Web3 coinvolge anche Spotify, che pur si trova in un settore dove qualche esperimento, pensiamo ad Audius, sta avvenendo. Il gruppo della musica in streaming sarebbe alla ricerca, secondo un annuncio di lavoro molto recente, di ingegneri.
E non gli ingegneri che potremmo aspettarci da questo gruppo, ma specializzati in Web3, per progetti che non sono però ancora stati resi pubblici – e che potrebbero lanciare il gruppo o nel metaverse, oppure in meccanismi di fruizione avanzati e decentralizzati. Cosa che però è in contrasto con la gestione, fortemente centralizzata, del protocollo oggi.
Un’ottima notizia per tutto il comparto in generale, in attesa che ci siano notizie più chiare su quale sarà il cammino di Spotify. Possiamo investire su tutte le principali cripto del settore con la piattaforma Capital.com – vai qui per ottenere un conto virtuale gratuito con INTELLIGENZA ARTIFICIALE e altri strumenti TOP – intermediario che propone sul mercato 235+ criptovalute, tutte scelte tra le migliori e con ottime prospettive anche nel comparto del Web3.
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Cosa sta succedendo da Spotify?
La notizia è di quelle importanti e parte da un annuncio di lavoro pubblicato da Spotify sulla propria pagina Linkedin. Il gruppo sarebbe alla ricerca di un ingegnere da inserire nel team che si occupa della versione freemium del gruppo, e che sia specializzato anche in Web3, per aiutare il gruppo, e citiamo testualmente, a scoprire le prossime opportunità di sviluppo.
Si tratterebbe di una posizione che effettuerà test e che porterà avanti progetti sperimentali, con la possibilità aggiuntiva di creare nuovi prodotti – in forma di prototipo – che un giorno potranno essere commercializzati anche separatamente dal main core di Spotify.
In un mondo dove tutti i grandi gruppi di un certo spessore e di una certa rilevanza si stanno buttando sui metaverse, sembrerebbe essere questo uno degli sbocchi naturali per il gruppo, anche se la quantità di assunzioni (per il momento uno) e la sperimentalità della posizione stessa lasciano pensare a qualcosa di più pioneristico.
Arriva anche un manager Web3
E forse anche per il mondo cripto: c’è un’altra posizione infatti in attesa di essere coperta e riguarderà appunto un senior manager che abbia familiarità con i settori di maggiore trend oggi e dunque anche con il Web3.
Anche Spotify dunque, che è leader incontrastato dei servizi di steaming musicale, guarda al mondo del Web3. Non è chiaro con quali intenzioni, ma il fatto che si stia muovendo (dopo che lo ha fatto anche YouTube) lascia intendere chiaramente l’hype incredibile che circonda queste tecnologie. Sarà poi da vedere quanti di questi propositi diventeranno progetti commerciali concreti. Ma il dado, direbbe Cesare, è tratto.
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