Giù anche le borse USA, come era prevedibile dopo l’attacco russo all’Ucraina nel cuore della notte, cosa che aveva già colpito in modo consistente le borse asiatiche prima ed europee poi.
Una situazione più che prevedibile, con il mondo di Bitcoin e delle criptovalute che in realtà non sembra soffrire del calo USA, dato che trattandosi di un mercato aperto 24 ore su 24 in realtà aveva già assorbito il colpo.
È il momento di risalire senza grossi problemi? Lo vedremo nel nostro approfondimento. Certo è che si sta creando una situazione interessante per chi vuole fare trading sui cripto asset, cosa che può essere fatta tramite la piattaforma sicura eToro – vai qui per richiedere un conto virtuale esclusivo gratuito – intermediario che offre 50+ criptovalute a listino, con servizi premium inclusi!
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Questo almeno fino all’apertura del NYSE e del NASDAQ, che hanno prevedibilmente aperto in rosso, anche se in modo meno importante rispetto all’autentico bagno di sangue che abbiamo visto nella mattinata in Europa. Certo, Bitcoin continua ad amplificare le perdite dello stock market – cosa che succede poi anche all’inverso. Ma quantomeno non abbiamo visto un ulteriore crollo in apertura delle borse di New York.
Presto per cantare vittoria? Assolutamente sì, anche se il fatto che il mercato cripto sembri aver trovato il bottom prima dei mercati azionari è comunque un buon segno. Ci sono altri tipi di considerazioni che andranno fatte per capire in che tipo di mercato ci stiamo muovendo.
Non è, ovviamente, di un problema soltanto di Bitcoin ed Ethereum e anche dei progetti con una capitalizzazione ridotta. È un problema per tutti gli asset di rischio, con i capitali che si stanno rifugiando nel cash e in beni a basso rischio, tradizionalmente l’oro. E già questo dovrà portarci a diverse considerazioni.
È stata la prova del nove. E bisogna guardare in faccia alla realtà: Bitcoin, sebbene abbia tutte le caratteristiche per esserlo, non è ancora ritenuto una riserva di valore. Ha perso in parallelo con le azioni e questo è un dato per ora incontrovertibile.
In Europa si è perso più o meno quello che si è perso sul mercato cripto. Il tutto all’interno di una situazione di movimenti paralleli che – nonostante in molti abbiano contestato questa nostra lettura – continua ormai da tempo.
Oltre -30% nel giro di una seduta. Per chi teme la volatilità delle criptovalute… un bagno di realtà. Gli asset di rischio sono asset di rischio – e le borse possono essere anche più volatili di Bitcoin e anche rispetto alle criptovalute a più bassa capitalizzazione.
Sul rumore di breve c’è ormai poco da analizzare. Chi investe però in criptovalute o è semplicemente appassionato di quanto possano offrire al mondo dell’economia e non solo dovrebbe cercare di guardare con uno sguardo temporalmente più ampio.
Bitcoin ha perso la sua occasione, almeno sul breve, di dimostrarsi come asset rifugio almeno per i grandi investitori. Ma non è una situazione così irrealistica, e in momenti di incertezza enorme per i mercati $BTC potrebbe tornare a dire la sua. Incertezza che continuerà ad essere dettata da diversi aspetti:
I prezzi delle materie prime energetiche erano già alti. Con il conflitto russo-ucraino sono andati alle stelle. E sarà difficile vederli tornare a prezzi più bassi nel corso delle prossime settimane.
La bassa crescita è un problema anche perché tutti gli stati, durante la pandemia, hanno continuato ad accumulare debiti. Debiti per i quali darà una mano l’inflazione, ma che senza crescita per diversi stati potrebbero esserci guai seri.
In una situazione del genere, con le azioni che anche in termini di dividendi potrebbero offrire molto poco, che si torni ad inflow interessanti verso le principali criptovalute non è fantascienza.
Nella notte è cominciata a circolare la possibilità che FED, in una situazione di questa gravità, possa rivedere al ribasso le sue prossime politiche di aumento dei tassi e di fine del tapering.
Sono già arrivate delle smentite importanti. Ma in queste circostanze di mercato che le cose cambino ancora una volta non è così assurdo. Certo è che Jerome Powell dovrà cercare un equilibrio impossibile: contenere l’inflazione, sostenere la crescita ed evitare di comprimere eccessivamente le borse. Sarà possibile? Staremo a vedere. E sarà interessante anche per chi investe in cripto.
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Dico l'ultima cosa poi taccio per un po.
Io non capisco questi personaggi che commentano dicendo holdare è morire, speculo su bitcoin, chi holda è un fesso e via discorrendo.
Ma per carità tutti hanno comprato delle cripto a un prezzo sperando di rivenderle a un prezzo superiore, ma per fare cosa?convertire in €?
C'è chi non ragiona così, c'è chi poi converte in btc.
È l'approccio che è diverso, è la filosofia che è diversa, è l'idea d'investimento che è diversa.
Poi tra dieci anni è andata male, pensi che avresti potuto comprarti l'audi stracazzi con quei soldi?
Va beh tanto l'audi in questione tra 10 anni varrà comunque 100 lire..........
Ottimo! ;)
Giorgio lasciali fare, se preferiscono fare trading facciano trading... ognuno fa come gli pare no? Si credono più furbi del mercato? Buon per loro! Magari lo sono davvero e fra qualche anno ce li vedremo passare in lambo e noi saremo in bicicletta!
Peccato che nessuno di loro linki il suo portfolio con i relativi movimenti, perchè a parole sono tutti dei fenomeni che vendono al top e comprano al bottom... ma se quei conti potessero parlare ne vedremo delle belle, tipo gente che vende a 10 e ricompra a 14 (oppure che ha venduto a 10 adesso siamo a 20 e aspetta di arrivare a 1 per ricomprare, e intanto è convinta di star facendo soldi XD)
Se tu credi in BTC holda e stai sereno, il tempo è galantuomo :)
Bravo Giorgio. Hai detto bene.