Quanto è stato fatto da Alfa Romeo con la sua Tonale sta facendo scuola. Ovvero la creazione di un NFT associato all’auto che operi come registro di tutte le caratteristiche e le informazioni del veicolo.
Secondo quanto è stato diffuso da diverse testate francesi, sarebbe il turno di Tezos tramite Blockchain Xdev, società appunto francese che avrebbe già stretto una collaborazione con Nissan-Renault-Mitsubishi, per un progetto che assomiglia molto a quello già visto con Alfa.
E si tratterà di una tecnologia importante, perché il medesimo gruppo punta, entro il 2026, ad avere almeno 25 milioni di veicoli che supporteranno questa tecnologia. Una maggiore garanzia per l’automobilista, ma anche per il mercato dell’usato. Una svolta su blockchain, in uno dei casi d’uso più comuni (ma dei quali si parla meno).
Potrà la tecnologia garantire maggiore trasparenza in un mondo che non ne ha mai avuta tanta? Staremo a vedere. Il semplice fatto però che uno dei conglomerati dell’auto più importanti del mondo abbia deciso di seguire Alfa la dice molto lunga su quanto c’è sul tavolo e su quale tipo di svolta coinvolgerà il mondo dell’auto in congiunzione con quello cripto.
Che il mondo dei NFT potesse avere delle importanti applicazioni oltre il collezionismo non dovrebbe essere un mistero per nessuno, dato che ne parliamo ormai da tempo su Criptovaluta.it. Una situazione che è tra le più interessanti anche per il mondo dell’auto, un mondo che da sempre guarda alle innovazioni bleeding edge per migliorare la qualità dei servizi per i propri clienti.
Tutto questo in un mercato dove la competizione per margini decisamente poco interessanti è comunque feroce e dove la transizione green, che sembrava essere la soluzione ideale per gli operatori del settore, potrebbe subire una battuta d’arresto importante a causa delle evoluzioni geopolitiche.
Secondo quanto riportato dalle medesime testate, sarà la blockchain di Tezos a fare da infrastruttura tecnologica, cosa che è molto interessante per un network del quale si parla relativamente poco, ma che continua a stringere delle importanti collaborazioni, che lo stanno trasformando in uno dei protocolli più apprezzati in particolare dalla grande industria.
Qualcosa che, ne parleremo tra pochissimo, avrà anche delle ripercussioni interessanti in termini di prezzo per il token relativo. E il fatto che la scelta arrivi con ogni probabilità ancora una volta per lo status di criptovaluta green di Tezos la dice lunga su quali potranno essere le prossime evoluzioni dell’industria.
Dovremo ancora vedere se, come e quando il progetto andrà in porto. Riteniamo però che il dado sia tratto e che potrebbero esserci delle ripercussioni interessanti per quanto riguarda il futuro di Tezos e del suo token XTZ.
Ripercussioni che potrebbero non essere immediate sul mercato. Ma chi decide di investire oggi dovrà farlo con un’ottica più ampia. Perché Tezos ha dimostrato di essere qui per rimanere e di essere una delle alternative più papabili al predominio di Ethereum. E di spazio, se il settore dovesse continuare ad allargarsi a questi ritmi, ce ne sarà più che a sufficienza.
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