Una 24 ore da urlo per Bitcoin, che si rilancia a ridosso dei 44.000$, massimo locale delle ultime settimane dopo aver visto di nuovo il baratro. A muovere il re del mercato cripto verso questi livelli di prezzo è stata una serie di convergenze di tipo economico e politico, che meritano tutte di essere analizzate.
Dovrà essere analizzata anche la price action, cercando di capire – pur senza improvvisarsi cartomanti – come e dove potrà muoversi Bitcoin nelle prossime ore e nei prossimi giorni, alla luce di un’analisi però più fondamentale che tecnica.
Bitcoin si troverebbe in un buono stato di grazia, ha performato di più delle azioni alle quali sembrava essere collegato e potrebbe anche tentare un salto. Possiamo sfruttarlo con la piattaforma eToro – vai qui per ricvere un conto virtuale gratuito con il TOP delle funzionalità di auto-trading – intermediario che ci offre l’opportunità di investire non solo su Bitcoin, ma su tutto il meglio del mondo cripto, con un listino molto fornito.
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Bitcoin tra Russia, Ucraina, panico sui mercati e marcia indietro di Fed
È stata una settimana molto concitata in particolare a livello geopolitico, con l’invasione russa ai danni dell’Ucraina che sta tenendo i mercati sulle spine. Materie prime alle stelle (in particolare gas e grano, legati in modo consistente a quei territori), mercati azionari che prima crollano, poi provano a rimbalzare ma che in generale mostrano una debolezza intrinseca.
Centinaia di fondi e di società europee e americane che dovranno iscrivere a bilancio delle perdite nette molto importanti, dato che le azioni russe sono diventate invendibili e dato che tutti o quasi stanno cercando di liberarsene. Un terremoto anche finanziario, con il MOEX, la borsa di Mosca, che è rimasto chiuso e che ha visto però brillare, contro ogni aspettativa, proprio Bitcoin.
La corsa di ieri è stata di quelle importanti, che avevamo in un certo senso preannunciato, come ci avete confermato anche sul nostro account ufficiale Twitter, dove qualcuno si è accorto, fortunatamente, della bontà delle nostre previsioni e letture.
Il fatto è relativamente semplice: il caso d’uso principale di Bitcoin è di valuta in momenti di crisi, quando si ha necessità di un network che non possa essere censurato, bloccato dalle autorità e che non richieda autorizzazioni per transare.
Lo scenario di guerra è stato il palcoscenico perfetto, da entrambi i lati. Prima abbiamo avuto la raccolta di fondi per l’Ucraina tramite Bitcoin, promossa addirittura dal governo centrale. Poi qualcuno, anche su nostra indicazione, ha iniziato ad accorgersi della necessità per il popolo ucraino di operare in $BTC mentre le banche erano chiuse, i bancomat sputavano un massimo di 100$ e le transazioni di denaro elettronico fiat erano bloccate.
Poi si è aggiunta anche la situazione in Russia: bank run anche dalle parti di Mosca e la rivelazione dura e cruda del fatto che il sistema fiat non può reggere in scenari del genere. E che chi invece aveva Bitcoin in portafoglio non solo ha mantenuto il proprio patrimonio, ma si è trovato anche in condizione di poter transare liberamente. Un caso d’uso forte, che nessuno può negare neanche tra i principali detrattori di Bitcoin.
Di tutto questo contorno – e di molto altro – abbiamo parlato anche in un nostro recente approfondimento su Investing.com, con la firma di chi vi scrive e di Criptovaluta.it. Temi che riprenderemo qui anche alla luce di quanto avvenuto ieri, dopo la pubblicazione dell’analisi.
Il ragionamento dei mercati sulle future politiche di FED
Questo è forse uno degli aspetti più importanti del futuro del mercato, anche per Bitcoin. Il consenso per il rialzo dei tassi a marzo era fissato intorno ai 50 punti base. Con la rapida escalation in Ucraina con ogni probabilità Fed dovrà ridurre questo aumento dei tassi, anche per quello che il conflitto sta comportando in termini economici anche negli USA.
E questa è una notizia bullish per tutti i mercati di rischio, compreso quello di Bitcoin, che avevano già prezzato le aspettative sui rialzi e che ora invece potranno trovarsi, con ogni probabilità, uno scenario decisamente più favorevole.
Non è detto che Fed torni sui propri passi, ma questa sembrerebbe essere al momento l’opinione prevalente tra gli analisti. C’è però di più, perché in realtà nessun asset ha performato come Bitcoin.
La Russia a caccia di una “moneta per il commercio mondiale, unica e fuori dal controllo USA”
E questo è quanto è stato fatto diffondere dai più alti organi del governo russo. Il popolo di Bitcoin, talvolta eccessivamente suggestionabile, ci ha letto una sorta di sponsor per $BTC. Permetteteci di andare per l’ennesima volta controcorrente: Bitcoin avrebbe già enormi difficoltà ad essere una toppa provvisoria per la terribile situazione russa in termini finanziari, figuriamoci sul medio e lungo periodo.
E questo per una determinazione molto semplice. Nutriamo dubbi sulla volontà della Russia e in modo molto più forte sulla volontà di altri paesi come la Cina e l’India a procedere in tal senso. Si tratterebbe di un ledger altrettanto al di fuori del proprio controllo e che quindi mal si sposerebbe con le note manie di controllo sull’economia e il commercio di tali paesi.
Acquisti spot anche dalla Russia?
Ieri abbiamo assistito al ritorno di ottimi volumi spot su Bitcoin, che hanno fatto pensare a molti all’ingresso di un soggetto istituzionale (per alcuni addirittura il governo russo). Suggestivo, ma comunque ne sapremo di più soltanto tra qualche giorno.
Per ora, almeno a nostro avviso, a spingere Bitcoin verso i livelli ottimi di prezzo di oggi è stata una serie di concause, che abbiamo elencato all’interno di questo speciale. La situazione geopolitica è piuttosto imprevedibile e lascerà anche spazio a chi vuole fare trading di breve periodo. In quel caso Capital.com – vai qui per ricevere subito un conto virtuale gratuito con il supporto dell’intelligenza artificiale – che offre il top degli strumenti anche per il trading di breve periodo. Da MetaTrader 4 a TradingView, ottime sia per quanto riguarda l’analisi, sia per la gestione degli ordini.
La situazione di Bitcoin andrà monitorata, tenendo conto di quanto avviene in termini di evoluzione sul fronte geopolitico ed economico. E mentre qualche politico USA parla di possibile stagflazione, potrebbero moltiplicarsi per $BTC le occasioni di tornare a ruggire come si deve.