Ethereum punta ancora sulle borse e sugli assegni di ricerca. La Fondazione che presiede allo sviluppo e alla diffusione del protocollo ha messo sul tavolo 750.000$, che verranno distribuiti ad accademici, centri di ricerca e dottorandi che vogliano appunto ricercare a tema Ethereum.
Una quantità di denaro importante, che contribuirà sicuramente a portare alla corte di Vitalik Buterin, almeno in termini di ricerca accademica, diversi profili e che contribuirà, sempre a livello accademico, ad una maggiore diffusione del protocollo.
Una notizia importante per il protocollo e anche di carattere rialzista con un orizzonte temporale sufficientemente ampio. Possiamo investirci con la piattaforma sicura eToro – vai qui per ottenere un conto virtuale gratuito con il TOP degli STRUMENTI – intermediario che ci permette di investire su 50+ criptovalute con accesso a servizi unici del comparto fintech.
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Ethereum tramite la sua Fondazione prova a puntare sul mondo accademico, con una mossa che da un lato le farà pubblicità e dall’altro invece garantirà a diversi accademici e centri di ricerca di poter spendere tempo sullo studio di Ethereum.
Come si accede? I requisiti sono fissati sul blog ufficiale di Ethereum, che parla della produzione di contenuti e ricerche che rimangano open source e che si occuperanno di questioni riguardanti direttamente la blockchain di ETH oppure le sue possibili applicazioni.
Saranno inoltre accettati topic di ricerca che possano avere un impatto concreto sull’ecosistema di Ethereum. Data la mole di denaro messa a disposizione, è probabile che saranno in molti a tentare l’application. Non ci sono limiti geografici di sorta e potranno tentare di partecipare gli accademici di tutto il mondo.
È presente, sempre sul sito del gruppo, una wishlist che segnala gli argomenti più interessanti per il gruppo. Chi dovesse essere interessato, potrà trovare tale lista sempre al link che abbiamo fornito poco sopra.
Leggi anche: previsioni Ethereum
In realtà non è la prima volta che il gruppo si occupa di fornire borse e grant a chi vuole ricercare a livello professionale nel mondo di Ethereum. Si tratta di mosse a metà tra la pubblicità e la possibilità di sfruttare quanto le ricerche produrranno anche in termini di eventuali implementazioni.
Nel complesso un’operazione molto interessante anche per gli investitori, che possono detenere in portafoglio Ethereum con la certezza di aver scelto un protocollo vivo e vegeto e anche vivace.
Un protocollo che ha risorse da spendere per diventare più popolare anche tra i ricercatori accademici, che con le loro ricerche potrebbero aiutare a portarlo avanti anche sul piano tecnologico. Nel complesso un’ottima mossa per Ethereum, che si conferma così come uno degli ecosistemi più importanti in termini di sviluppo e di attenzione anche per le community scientifiche.
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