Ucraina e criptovalute sono due temi che si stanno incrociando sempre più di frequente nelle ultime settimane. Dalle donazioni in tempo di guerra a quella che è una nuova legge che riapre al settore, firmata dal presidente Zelensky in emergenza.
Una riapertura, sarebbe il caso di dire, dato che Kiev poteva vantare il triste primato di uno dei pochi paesi al mondo dove il settore cripto si trovava in una sorta di purgatorio, che de facto rendeva legalmente difficile per i residenti e per le compagnie il ricorso a questo comparto.
Un’ottima notizia, anche se in un paese che è purtroppo martoriato dalla guerra, ma che al tempo stesso sta facendo da main sponsor per tutto il settore. Settore sul quale possiamo investire con Capital.com – vai qui per richiedere un conto virtuale gratis – intermediario che ci permette di investire su 265+ criptovalute a listino.
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Pensare ad una riforma del comparto cripto mentre il paese continua ad essere sotto i bombardamenti potrebbe sembrare assurdo. Ma è altrettanto vero che, come abbiamo già scritto su Criptovaluta.it, Bitcoin & Co. stanno giocando un ruolo fondamentale nel conflitto ucraino.
Sono arrivati nel complesso più di 100 milioni di dollari in donazioni proprio attraverso Bitcoin, Ethereum e anche tramite exchange ed altri network. Il tutto all’interno di un paese dove i pagamenti elettronici sono praticamente inservibili e dove anche la banca centrale sta avendo problemi.
Questa grande mano che il comparto cripto sta dando al paese in uno dei momenti più bui della sua storia recente deve aver fatto cambiare idea a Zelensky, tenendo conto del fatto che Kiev in realtà era tra i luoghi del pianeta più restrittivi in termini di trading e acquisto di criptovalute.
Tecnicamente infatti le criptovalute non erano illegali di per se, ma hanno comunque avuto da qualche anno a questa parte restrizioni molto importanti, anche a causa di quello che il governo locale percepiva in termini di problemi legati al mondo dei ransomware e di altre attività illegali.
La nuova legge che è passata a Kiev, firmata in fretta e furia da Zelensky, cambia le carte in tavola: le criptovalute saranno pienamente legali, trattate come un comune asset e gli exchange potranno anche depositare denaro presso le banche locali.
Un cambiamento radicale di indirizzo che è stato immortalato anche dalle parole del ministro della Trasformazione Digitale dell’Ucraina.
La firma della nuova legge da parte del Presidente è un altro passo importante che ci permetterà di portare il settore cripto fuori dalla zona grigia e che ci permetterà anche di avere un mercato legale per gli asset virtuali in Ucraina.
Qualche titolo da parte dei soliti giornali sensazionalistici ha contribuito a creare non poca confusione in relazione a questa notizia. Nessuna mossa alla El Salvador per l’Ucraina, che ha una valuta fiat propria e che non ha alcuna intenzione di abbandonarla.
Con ogni probabilità la legge era già in cantiere da diverso tempo e il contributo da parte di privati e aziende da ogni parte del mondo abbia contribuito ad ammorbidire anche la politica. Sta di fatto che ora finalmente si avrà un contesto relativamente libero all’interno del quale poter fare quello che si vuole con le proprie criptovalute.
Legalizzazione, ma non nel senso che in molti avrebbero voluto far passare. Poco male comunque, perché ogni passo nella direzione della fine della repressione del settore è da accogliersi a braccia aperte.
Difficile a dirsi. Bitcoin e il resto del comparto hanno giocato un ruolo di primo piano ma non possono risolvere questioni finanziariamente più importanti, almeno per il momento. Non sono la soluzione alle sanzioni e non sono ancora così diffuse da poter rimpiazzare in pochi giorni un sistema di pagamento fiat, per quanto questo possa essere massacrato i condizioni di guerra.
Servirà più liquidità e più diffusione, e ci arriveremo con le tempistiche giuste. Soltanto qualche mese fa avremmo soltanto potuto sognare la conferma del caso d’uso più importante per $BTC, ovvero operare laddove ogni altro sistema non è più sicuro o praticabile.
Il tutto all’interno di una situazione politica che sta cambiando, a livello globale, molto rapidamente. Poco fa abbiamo parlato della Corea del Sud e si saranno altre novità che arriveranno anche da altri continenti. Una situazione che nel complesso apre a finestre interessanti per l’investimento. Per il lungo periodo una delle opzioni migliori è Coinbase – vai qui per ottenere un conto gratuito per tutte le cripto – in un ambiente collaudato e sicuro dove potremo avere accesso a tutti i migliori strumenti per l’acquisto e anche per la detenzione degli asset cripto sul lungo periodo.
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