Ci risiamo: il FUD targato UE sul mondo delle criptovalute e di Bitcoin prova a dare un colpo di coda, tornando a parlare di rischi e di speculazione a fronte di un settore che, purtroppo in altri lidi, in realtà sta prendendo tutta un’altra strada.
Questa volta ad intervenire sono EBA, ESMA e EIOPA, che sono tra le tre autorità principali in campo finanziario e che hanno diffuso un documento congiunto che punta a terrorizzare chi non si è ancora avvicinato a questo mondo, vuoi per investire vuoi invece per utilizzo concreto ed effettivo.
La buona notizia? I mercati hanno completamente ignorato le litanie della Trimurti, segnalando come in realtà in pochi si interessino del pensiero dei regolatori. Possiamo sfruttare questa ennesima dimostrazione di forza del settore anche con la piattaforma eToro – vai qui per ottenere un conto virtuale gratuito con il TOP dei servizi FINTECH – intermediario che invece offre le cripto come normalissimi asset finanziari, essendo stato intelligente a sufficienza da rilevarne l’utilità per gli investitori.
Un intermediario che ci permette di investire anche con servizi fintech avanzati come il CopyTrader, con la copia integrata delle posizioni dei migliori investitori e anche la possibilità di spiare come stanno investendo posizione per posizione. Abbiamo poi anche accesso agli Smart Portfolios, panieri di criptovalute che selezionano i migliori asset a mo’ di ETF. Con 100$ possiamo passare al conto reale.
Questo il titolo emblematico che gli stessi organi di informazione UE, in questo caso il sito stesso di ESMA, hanno dato ad un testo relativamente breve che vorrebbe mettere in guardia gli investitori dai rischi collegati al mondo delle criptovalute. Ma analizziamolo punto per punto, anche per capire dove voglia andare a parare quella che l’authority più importante per quanto riguarda il controllo dei mercati.
Cosa che è vera e lapalissiana, ma che è vera anche per tanti altri mercati, anzi, per tutti. Pensiamo a chi aveva investito invece che su Bitcoin sul petrolio all’inizio della crisi pandemica. Pensiamo, per rimanere all’Italia, a chi aveva investito su titoli di una certa banca toscana. Pensiamo a chi aveva in tasca bond corporate di aziende fallite. O pensiamo anche gli investitori in titoli Parmalat. Verrebbe da chiedersi in quel caso quali siano stati gli alert diffusi da ESMA. Ci fa sicuramente piacere vedere che le cose stiano cambiando in questo senso.
Anche qui in linea di massima siamo davanti ad un’indicazione di buon senso, che però ancora una volta non capiamo perché specificatamente applicata al mondo delle criptovalute. Sì, perché ci sono influencer e pubblicità ingannevoli anche per le azioni (pensiamo a quante ne abbiamo viste su Tesla e su Amazon) e anche su titoli sicuramente più graditi ad ESMA.
È una battaglia che facciamo in prima persona qui su Criptovaluta.it da molto più tempo di ESMA e che continueremo a fare. Ancora una volta però la specificità delle cripto è difficile da incasellare. Se è vero che oggi questo mercato sta diventando sempre più abusato anche dagli scammer e dai truffatori, è altrettanto vero che gli stessi navigano queste acque da più di un decennio, sfruttando di volta in volta il mercato più popolare. Perché associare questo tipo di comunicazione truffaldina soltanto al mondo cripto?
Vogliamo correre il rischio di apparire eccessivamente duri, ma è a nostro avviso questa l’unica chiave di lettura possibile del comunicato, che tra le altre cose si chiude con un richiamo a quella che è una fake news bella e buona, ovvero l’utilizzo delle criptovalute da parte degli oligarchi russi al fine di eludere le sanzioni.
La nostra opinione è che la montagna, perché di tale si tratta quando parliamo di ESMA, abbia in realtà partorito il proverbiale topolino e che a fronte di tante insinuazioni poi di mosse concrete se ne prenderanno davvero poche. Chi fa pubblicità ingannevole continua ad operare senza alcun tipo di problema e si sceglie, ancora una volta, la via facile del terrore.
Quel FUD che non punta alla razionalità ma alla pancia delle persone, seminando il terrore che li costringerà a rimanere lontani da questi mercati. Ci aspettiamo di più da quella che è l’authority di vigilanza sui mercati di uno dei blocchi più ricchi e importanti del mondo. E pensiamo che si dovrebbero aspettare di più anche i consumatori, che in altre situazioni sono stati tutto fuorché tutelati.
Di fronte ad un comunicato di questo tipo soltanto qualche tempo fa avremmo visto in molti correre sugli exchange o sulle piattaforme di trading per liquidare le proprie posizioni. E invece questa volta i mercati, che poi sono composti degli stessi consumatori di cui sopra, hanno bellamente ignorato il comunicato del terrore da parte di ESMA.
Un segno di maturità importante che ci impone di essere ulteriormente bullish su questo comparto, ormai adulto abbastanza da resistere a questo tipo di operazioni. Un comparto sul quale possiamo investire con Capital.com – vai qui per ottenere un conto virtuale gratuito al 100% – intermediario che offre 265+ cripto a listino e che, sembrerà incredibile dopo un comunicato di questo tipo, è dotato di una valida licenza ESMA. Segno che al contrario di quello che dice in pubblico, in privato ESMA è più che conscia del fatto che su Bitcoin e cripto si può investire con intermediari molto solidi e che offrono la tutela massima ai loro clienti.
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