Torna il sereno anche sul fronte di Ethereum, criptovaluta che è la seconda per capitalizzazione sul mercato e che nella giornata di oggi si è prepotentemente riavvicinata a quota 3.000$, soglia ritenuta tanto simbolica quanto tecnica.
Performance addirittura migliore di quella di Bitcoin, che ormai da tempo si comporta come traino indiscusso di tutto il comparto, con gli altri altcoin che addirittura crescono anche in doppia cifra.
Bottom trovato e settore pronto a ripartire proprio da Ethereum? Faremo le nostre analisi. Il momento può essere comunque cavalcato con la piattaforma più usata eToro – vai qui per richiedere un conto virtuale gratuito che propone il TOP degli STRUMENTI – intermediario che offre nel complesso 57+ cripto a listino, tra le quali scegliere per le nostre prossime azioni sul mercato.
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Gli altcoin sugli scudi: cosa sta succedendo sul mercato
Gli altcoin, a partire da Ethereum, stanno vivendo un momento di straordinaria vivacità sui mercati, con il listino che torna tutto in verde e per percentuali considerevoli, cosa che non si vedeva, ahinoi, da tempo.
Una situazione ancora più particolare perché la crescita del comparto sta superando il benchmark Bitcoin, che nonostante sia anch’esso in verde fatica a tenere il ritmo del resto del mercato, con una dominance che è ormai in picchiata.
Chiariamo subito una cosa: si tratta in larga parte di movimenti speculativi e di investimenti corposi e a nostro avviso completamente scollegati da novità che arrivano sul piano tecnologico o dell’utilizzo.
Una situazione che in realtà, almeno a nostro avviso, è più da ricercarsi nel sentiment generale del mercato, che sembrerebbe essere fondamentalmente cambiato dopo aver attraversato nell’ordine guerra, inflazione e rialzo dei tassi.
Ne avevamo parlato anche su Twitter, in anticipo rispetto a quanto possiamo registrare adesso sui mercati. Difficile capire per quanto potrà durare questo rialzo, ma se dovesse superare il weekend potremmo ritenere 3.000$ per Ethereum un traguardo più che fattibile, anche da sostenere nel corso delle prossime settimane e da trasformare in un nuovo supporto.
Cosa che riporterebbe Ethereum verso le nostre previsioni – che sono rialziste al netto di un 2022 che potrebbe essere complesso da gestire sul piano tecnologico.
PoS a giugno? Forse, anche se monta dello scontento tra gli sviluppatori
Criptovaluta.it cerca di fare nel suo piccolo opera di verità – e dobbiamo necessariamente riportare la lunga serie di Tweet di Péter Szilágyi, che è una figura di grande rilevanza all’interno del mondo dello sviluppo di Ethereum.
La complessità è di frequente un aspetto trascurato di un sistema, perché in genere sono altri a pagarne il prezzo. Ma attenti: qualcuno STA pagandone il prezzo – che si tratti di denaro, di tempo o di capacità mentale. E potrebbero non avere voglia di farlo per sempre. Come avviene per la scalabilità, anche la complessità si accumula rivolo per rivolo, fino al punto di rottura. A quel punto, è già oltre il punto di non ritorno.
La complessità ha anche il brutto effetto di causare fallimenti a cascata. Carica troppo le persone, fa perdere capacità e porta a carichi ancora più grandi. Nella storia di Ethereum la complessità non è mai diminuita. Ogni EIP è altra roba aggiunta sopra. Ogni cambiamento di grandi proporzioni è un nuovo chiodo.
Sono estremamente frustrato quando i proposal dicono “ok, tutto a posto, ora è un problema di ingegneria.”
Per quanto possa sembrare bello il nostro avvicinarci al Merge [il passaggio a PoS, NDR] mi tocca sottolineare che Ethereum non si sta muovendo in una direzione chiara. E sì, sta ottenendo risultati ma anche aumentando la sua complessità come se non ci fosse un domani.
Un mea culpa da uno dei più importanti sviluppatori del progetto, che potrà gettare qualcuno nel terrore ma che in realtà, almeno a nostro avviso, è segno che qualcuno anche all’interno sia effettivamente al corrente di alcuni dei problemi di Ethereum e che abbia avviato una discussione pubblica su quelli che dovrebbero essere i prossimi passi.
La mia umile opinione: fermarsi con l’aggiunta di feature e iniziare a sistemare il resto.
Un’opinione che vedremo prevalere? Forse sì, e questo da un punto di vista tecnico sarebbe un ottimo passo per Ethereum, che ha oggettivamente raggiunto una complessità tale da non permettere a nessuno neanche di avere una visione di insieme dell’intero funzionamento interno del protocollo. Qualcosa con il quale, se non ci saranno cambiamenti, il protocollo e l’ecosistema dovranno trovarsi a fare i conti prima o poi.
Nel frattempo Buterin sul Time
Ne abbiamo parlato ieri su Criptovaluta.it e sarà occasione di grande visibilità per il più importante dei personaggi collegati al network. Cosa che permetterà al network di farsi altra pubblicità anche nei confronti di persone che non sono direttamente interessate al mondo cripto.
Potrà sostenere gli acquisti spot e dunque la crescita fatta registrare nelle ultime ore? Staremo a vedere. Sta di fatto che il sentiment sembrerebbe essere cambiato radicalmente, tanto nel mondo cripto quando in quello degli altri asset di rischio.