Ci siamo. Opera spinge definitivamente sul gas dell’adozione di Bitcoin e del mondo cripto, rivelando quelli che sono i suoi piani per l’introduzione di tante altre blockchain, o meglio, del supporto per le stesse, all’interno del suo browser.
Dopo Ethereum sarà appunto il momento di Bitcoin, ma anche di Celo, di Ronin (forse con un tempismo non esattamente perfetto), Polygon, ma anche Solana, Nervos, IXO e StartEx. Un passo in avanti del browser che rimane sì di nicchia, ma con un gruppo di utenti molto fedeli e che non lo cambierebbero per nulla al mondo.
Un’ottima notizia anche per tutti i crypto-asset coinvolti, che possiamo trovare in larga parte proprio sulla piattaforma sicura Capital.com – qui il conto gratuito di prova con il TOP degli STRUMENTI offerti – intermediario che ci offre accesso a 475+ cripto in un contesto di trading e investimento finanziario altamente professionale.
Possiamo inoltre sfruttare le potenzialità di strumenti quali MetaTrader 4 e TradingView, che permettono entrambi di analizzare in modo avanzato il mercato prima di operare. Possiamo anche utilizzare il WebTrader con inclusa l’intelligenza artificiale per analizzare il nostro portafoglio. Con 20€ passiamo al conto reale.
Opera continua nella sua opera di caratterizzazione come browser a supporto del mondo cripto e Bitcoin, con uno sguardo a quello che oggi viene chiamato Web3, ovvero il mondo delle app decentralizzate. Tutte integrate nel browser, che in primo luogo integrerà la possibilità di avere dei wallet con il quale muovere questi coin e token.
Un passo in avanti importante per tutto il comparto, anche per chain relativamente poco conosciute almeno al grande pubblico, che troveranno così da Opera occasione di maggiore diffusione e pubblicità. Con un messaggio però di difficile comprensione da parte di Susie Batt, che è leader della divisione Crypto Ecosystem di Opera.
Offrire soluzioni che siano ecologicamente responsabili è una missione chiave per Opera e muovere le attività sui layer 2 andrà a minimizzare l’impatto ambientale e il carbon footprint.
Messaggio per carità condivisibile, ma che sembrerebbe essere un attacco a $BTC – oggetto da ieri di una macchina del fango di solita matrice – proprio per il problema, in realtà falso, delle emissioni. Tuttavia poco male, è più che ragionevole in questi tempi per una società commerciale farsi strada in termini pubblicitari anche attraverso il solito manuale delle aziende environmentally conscious.
Sono diversi. Oltre a Bitcoin ci sono soluzioni in L2 come Polygon per Ethereum e anche chain che hanno fatto dei loro bassi consumi un punto di forza.
Prima di chiudere è bene anche sottolineare qualche numero su Opera. Parliamo di un browser che viene utilizzato da circa 350 milioni di utenti e che offre un’ottima esperienza d’uso. Un pubblico vasto, il quale sarà esposto ora al mondo delle cripto e di Bitcoin in modo accessibile e con tutta la facilità d’uso che possiamo aspettarci da un browser. Non appena sarà disponibile non mancheremo di analizzarne le funzionalità e di offrirvi un breve recap della sua convenienza e utilità.
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