Un’altra grande banca si arrende: Goldman Sachs ha infatti confermato che offrirà ai suoi clienti in gestione privata investimenti in Bitcoin, superando così l’ostracismo che la banca stessa ha organizzato, per anni, nei confronti di questo specifico asset cripto.
Da tempo Goldman Sachs, che è una delle banche d’affari più importanti del mondo, ha corretto il tiro e il proprio atteggiamento nei confronti di Bitcoin e l’arrivo di un nuovo capo della divisione Digital Asset della banca sembra aver agito da catalizzatore per la presentazione di nuovi servizi per i clienti più facoltosi.
Un’ottima notizia per Bitcoin, non perché abbia bisogno di Goldman Sachs, ma perché ha ormai una domanda così consistente che anche i suoi detrattori originali sono costretti a cambiare rotta. Una notizia sulla quale poter investire con eToro – vai qui per ottenere un conto virtuale gratuito con il TOP degli STRUMENTI PER IL TRADING – intermediario che ci offre strumenti molto articolati per fare fronte alla volubilità dei mercati.
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Questa è la notizia che è stata data da Mary Rich, che è leader di recente nomina della divisione del gruppo dedicata agli asset digitali. L’annuncio è stato dato durante un’intervista con CNBC, palcoscenico importante che denota anche quanto sia rilevante la decisione.
Stiamo lavorando a stretto contatto con diversi team interni all’azienda per esplorare nuovi modi per offrire un accesso che sia sicuro e appropriato all’ecosistema [Bitcoin e cripto, NDR] per i clienti privati. E pensiamo di poterlo proporre sul breve periodo.
Questo in aggiunta ad un ulteriore servizio che dovrebbe offrire oltre a Bitcoin anche accesso ad altri tipi di criptovalute. Una mossa importante per una banca che storicamente non è mai stata granché amica del settore e che ha visto a più riprese diversi dei suoi dirigenti attaccare quella che, ai tempi, veniva considerata dalla banca stessa una meteora.
Una decisione in grado di cambiare permanentemente il panorama degli investimenti su Bitcoin? Probabilmente no, ma è comunque un ottimo termometro per quanto riguarda il sentiment che riguarda questo universo.
Anche Goldman Sachs conferma che la domanda per $BTC e altri asset della criptosfera sia in realtà alle stelle, come è stato confermato anche da altri specialisti del settore bancario e degli investimenti nelle ultime settimane.
Molti clienti guardano a questa categoria di asset come ad una protezione dall’inflazione. Altri credono invece che siamo soltanto all’alba di una nuova Internet almeno per certi versi e stanno cercando il modo di parteciparvi.
Conferma questa che ormai ci sarà poco da fare per le grandi banche: dovranno volenti o nolenti iniziare ad offrire prodotti strutturati e alternativamente accesso diretto a questo mercato. Pena la possibilità di perdere buona parte dei loro clienti.
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