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Arriva Tiberius, la criptovaluta agganciata alle materie prime

6 anni fa
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Di nuove criptovalute se ne potrebbero presentare ogni ora, anche se non tutte hanno effettivamente da offrire qualcosa di nuovo sul panorama finanziario / blockchain.

Non è però il caso di quella di oggi, Tiberius, una criptovaluta il cui valore sarà agganciato a quello di 7 materie prime.

A sviluppare il nuovo coin Tiberius Group AG, gruppo svizzero pronto a buttarsi in un mercato che oggi vale 200 miliardi di euro e che sembra continuare ad offrire spazio a chi abbia una buona idea per un nuovo coin.

Perché è una criptovaluta diversa

La differenza sta appunto nel fatto che Tiberius Coin sarà agganciato al valore di un paniere di materie prime così definito:

  • Rame al 24.959%
  • Stagno al 15.838%
  • Alluminio all’8,713%
  • Nickel al 13,269%
  • Cobalto all’11,057%
  • Oro al 19,595%
  • Platino al 6,569

Il valore di Tiberius avrà dunque un valore che è basato non sul valore intrinseco del coin, ma sul valore di quelle che sono 7 materie prime metalliche che hanno molto mercato e che sono da sempre scambiate sui mercati.

Le ragioni del mix di materie prime

In realtà si erano già viste criptovalute con il valore agganciato a quello di una materia prima. A fare la differenza nel caso di Tiberius è la scelta di un paniere diversificato, che permetterà dunque di avere prezzi più stabili.

Chi investe già nelle materie prime conosce già questa realtà, una realtà dove la correlazione è bassa tra i diversi asset e dove in genere si preferisce appunto evitare di esporsi verso un singolo asset.

L’andamento di Tiberius, a patto che il progetto ovviamente funzioni, sarà legato ad un paniere, proprio come fanno ETF e fondi comuni di investimento, permettendo all’investitore di mettersi al riparo da eventuali crolli che hanno colpito uno solo degli asset.

L’offerta pubblica di acquisto

Tiberius sarà venduto ad un prezzo di partenza di 0,70 dollari e seguirà le procedure della legislazione svizzera, mettendo ulteriormente al riparo gli investitori. Parliamo di procedure infatti che sono codificate in uno dei paesi più avanzati in tema di finanza e di investimenti.

La quantità di coin offerti sarà regolata automaticamente sulle richieste, con il capitale così raccolto che verrà immediatamente convertito in materie prime, secondo i rapporti che abbiamo sopra elencato.

Scelto LATOKEN come exchange principale

L’exchange scelto per la compravendita di Tiberius è LATOKEN, exchange estone che è uno dei pochi ad offrire un framework operativo in linea con le necessità legali del gruppo svizzero.

Chi è Tiberius Group?

TIberius Group è una compagnia fondata nel 2005 e attiva nell’intermediazione finanziaria delle materie prime. Gestisce circa 350 milioni di dollari per conto dei propri clienti ad oggi e ha tra i suoi quadri dirigenziali Philip Zimmerman, autore del protocollo PGP per le mail e esperto di sicurezza e crittografia.

Tiberiusc Coin utilizzerà una blockchain completa e permetterà ai possessori dei coin di pagarli anche per gli acquisti di tutti i giorni, secondo modalità che al momento però non sono chiare.

Con un precedente illustre: nel 1995, prima che le criptovalute fossero una realtà del nostro mondo, arrivò E-Gold, utilizzato da centinaia di migliaia di utenti prima di una stretta legislativa che lo rese illegale.

Le compagnie che oggi offrono criptovaluta che è agganciata e supportata da riserve di materie prime sono diverse, ma nessuna come Tiberius è in grado di offrire un paniere diversificato.

Dovrebbe esserci anche la possibilità di scambiare Tiberius coin, al costo però di una commissione particolarmente elevata, con le materie prime alle quali è agganciato. Il minimo convertibile sarà una somma di 10.000 dollari.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

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