Janet Yellen, che occupa negli USA il ruolo che è del nostro Ministro delle Finanze ha dovuto infine arrendersi. Davanti all’House Financial Services Commitee una delle più grandi avversarie di Bitcoin e del mondo cripto ha dovuto ammettere che non è per niente facile per gli oligarchi superare le sanzioni.
O meglio, non è per nulla facile farlo tramite $BTC o altre cripto, al contrario di quella che è diventato il lietmotiv dalle parti di Bruxelles, dove le recenti sanzioni sono state scusa per ulteriori inasprimenti verso il mondo cripto.
Che gli USA abbiano un atteggiamento più aperto e legato alla verità è un ottimo segno per Bitcoin e per le cripto. Possiamo investirci con eToro – vai qui per ottenere un conto virtuale gratuito con FINTECH avanzato – intermediario che ci permette di investire su 59+ asset cripto con strumenti altamente professionali.
Abbiamo infatti un ottimo WebTrader, con il quale possiamo investire copiando i migliori della piattaforma anche sulle criptovalute. O in alternativa abbiamo anche gli Smart Portfolios che ci permettono di investire su più Crypto Asset in un solo paniere. 100$ sono sufficienti per passare, dopo la prova, ad un conto reale.
Janet Yellen non gode di ottima reputazione tra gli appassionati di criptovalute e tra gli investitori in Bitcoin. È stata sin dal suo insediamento una feroce avversaria di un mondo che ha sempre considerato, almeno pubblicamente, come troppo contiguo al crimine e impossibile da controllare.
Questo almeno fino a ieri, quando davanti alla commissione Finanza del Congresso ha dovuto ammettere che quanto vociferano diversi avversari di $BTC e del mondo Cripto in realtà non ha nessun fondamento.
Una lunga audizione all’interno della quale Yellen è tornata più volte sul tema della possibilità di aggirare le sanzioni tramite i canali cripto da parte degli oligarchi. Qualcosa del quale abbiamo già parlato su Criptovaluta.it e che non ha alcun tipo di fondamento.
Per stessa ammissione di Yellen gli Stati Uniti, tramite i dipartimenti che si occupano di sicurezza finanziaria anche internazionale stanno monitorando le principali blockchain e i principali ledger, così da individuare qualunque tipo di transazione sospetta che possa essere ricondotta all’aggiramento di sanzioni.
Qualcosa di impossibile o quasi proprio secondo una delle più feroci avversarie del mondo cripto. Segno che la narrativa, per quanto sbilenca, non può comunque prescindere dal prendere atto dei fatti.
Non crediamo che la beef, per dirla all’americana, tra Yellen e il mondo cripto sia finita qui. E crediamo che ci siano altri capitoli della saga dei quali finiremo per parlare nei prossimi giorni e nelle prossime settimane.
Quel che è certo è che però il sentiment, almeno negli USA, sta cambiando radicalmente e che i pasdaran anti-cripto hanno oggi una voce molto meno rilevante nel dibattito pubblico. E no, come avevamo già detto più volte all’interno dei nostri approfondimenti, non è possibile aggirare le sanzioni comodamente semplicemente ricorrendo a Bitcoin o a qualunque altro network monetario su cripto.
5 miliardi circa di prelievi da Bybit - gestiti però senza alcun tipo di…
Ethereum rimbalza alla grande dopo il caso Bybit. Primo no a aiuto da un…
Teoricamente si può tornare indietro. Sul fatto che sia corretto farlo però...
5 miliardi circa di prelievi da Bybit - gestiti però senza alcun tipo di…
Internet Computer Protocol rimbalza ma resta in calo del 22% da febbraio. Supporto a…
Ethereum rimbalza alla grande dopo il caso Bybit. Primo no a aiuto da un…
Bybit reagisce all’hack da 401.000 ETH senza panico. Mercato crypto stabile, Ethereum sotto pressione.…
Una risposta unitaria o quasi fatta di grandi gesti, che dimostra che il mercato…
NEAR crolla del -26% da febbraio, oggi bloccato sulla prima resistenza. Livelli chiave a…