Sì, il mining può essere green. E questo ormai è confermato anche da Tesla, società che sulle preoccupazioni per l’impatto di Bitcoin sull’ambiente è stata protagonista del gran rifiuto pur dopo aver rimpinguato le proprie casse di $BTC.
In Texas nasce infatti un progetto con Tesla stessa, insieme a Block e Blockstream per fare mining di Bitcoin con energia solare, sfruttando diverse tecnologie del gruppo guidato da Elon Musk.
Ad essere coinvolte sono anche Block di Jack Dorsey e anche Blockstream, due società che sono tra le più importanti del comparto Bitcoin e che insieme hanno anche il potere mediatico sufficiente per invertire la narrativa. Un passo in avanti importante per l’intero comparto, per motivi sui quali avremo occasione di tornare tra pochissimo.
La collaborazione è di quelle importanti, dato che coinvolge due degli imprenditori più conosciuti degli ultimi anni, anche in relazione al mondo di Bitcoin. Da un lato abbiamo Elon Musk di Tesla, che nonostante qualche capatina nel territorio di Dogecoin continua a detenere sia personalmente sia tramite Tesla delle importanti quantità di $BTC.
Dall’altro Jack Dorsey, che in molti conosceranno in quanto ex leader di Twitter, che recentemente ha lasciato il social network per dedicarsi a tempo pieno alla causa di Bitcoin. Il terzo elemento è Adam Back, altro personaggio fondamentale della scena.
Questo è un passo in avanti per provare la nostra tesi, ovvero che il mining Bitcoin può finanziare infrastruttura energetica a zero emissioni e aiutare a costruire la crescita economica del futuro.
Questo il commento dell’iniziativa, che avrà luogo in Texas e che utilizzerà tecnologia in termini di pannelli solari ed i batterie per lo stoccaggio di Tesla. Una scelta, quella del Texas, sempre più comune per i miner, che oltre a trovare un discreto supporto da parte dell’attore pubblico trovano anche condizioni climatiche ideali.
Con una narrativa che sta cambiando anche sui media tradizionali, come dimostra il fatto che questa iniziativa sia stata già riportata (e spesso lodata) anche dai principali giornali economici USA. Con buona pace per Greenpeace che ha recentemente attaccato proprio il mining Bitcoin, tralasciando l’enorme spinta allo sfruttamento di energie rinnovabili che proprio il mining Bitcoin sta ponendo in essere.
Un treno che passerà forse una sola volta e che gli USA stanno sfruttando molto meglio dell’Europa, con un atteggiamento sicuramente più aperto e che si trasformerà in vera crescita economica e anche in miglioramento della produzione energetica su scala nazionale e continentale.
Tutto questo mentre ci sono resistenze a Washington e al contempo si è innescata una buona competizione tra diversi stati, che per il momento il Texas sembrerebbe controllare a mani basse.
Troppo tardi per l’Europa? Se pensiamo che soltanto poche settimane fa si è cercato di bandire la PoW dall’UE forse sì. Ma non è troppo tardi per farci sentire e per esigere dal nostro continente un approccio più scientifico e razionale a qualcosa che non è un problema, ma un’incredibile opportunità.
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