Bear market? Bull market? Dove siamo esattamente con il mercato delle cripto e più in generale con i mercati finanziari? Tra guerra, inflazione fuori controllo e notizie non buone che arrivano dalla Cina le aspettative dei mercati non sembrano essere delle migliori.
Ma è sufficiente per parlare di bear market per Bitcoin e il resto del mercato dei cripto asset? Quali sono le ragioni che portano invece altri (tra i quali ci arruoliamo anche noi) che credono invece nella persistenza di un bull market, ovvero di un mercato potenzialmente rialzista? Questo anche alla luce di una polemica oziosa che va avanti a nostro avviso da troppo tempo, tanto sul fronte USA che su quello italiano.
Noi siamo bullish e tramite il nostro portafoglio (che è pubblico) continuiamo ad accumulare. Un percorso che possiamo fare anche con eToro – vai qui per ottenere un conto demo gratuito che offre un ambiente TOP per gli investimenti – con 59+ cripto e la possibilità di operare anche in trading automatico.
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Bear e bull market sono due termini mutuati dalla finanza di vecchio stampo e che indicano due situazioni in realtà piuttosto difficili da definire, almeno per chi non è uso a certi tipi di analisi.
Abbiamo tipicamente bull market quando non solo gli asset di un determinato comparto si stanno apprezzando, ma anche quando le aspettative (e questo è uno degli aspetti fondamentali) sono rialziste. Aspettative che, magari sfugge a chi non frequenta troppo i mercati, sono spesso profezie che si auto-avverano e che sono in grado di muoverli in modo importante.
O mercato dell’orso. È speculare al bull market, ovvero lo abbiamo quando gli asset si stanno deprezzando e quando le aspettative sono per un ulteriore deprezzamento. Sono in molti al di fuori del mondo cripto ad avere ormai abbracciato questa convinzione, che però le cripto e Bitcoin potrebbero invertire.
Una volta che abbiamo fissato i termini della discussione, possiamo procedere nel tentativo di comprendere dove siamo, dove Criptovaluta.it pensa di essere e come potrebbero muoversi i mercati nel futuro.
Giocando un po’ con i profeti di sventura ieri abbiamo pubblicato una provocazione che è stata, come prevedibile in un mercato piuttosto nervoso e con due schieramenti rigidamente contrapposti, prontamente raccolta. Intenzione del nostro Social Media Manager era di sottolineare come in realtà chi parla di Bear Market non abbia in alcun modo contezza di quanto sta effettivamente avvenendo sul mercato delle cripto, in particolare nei settori maggiormente emergenti, come ad esempio nel neonato ecosistema di Cronos e tramite MM Finance.
Sono in molti tra coloro i quali guardano al mercato di breve e brevissimo periodo – e in particolare con gli strumenti dell’analisi tecnica – ad essere convinti di un bear market se non già attuale comunque imminente. Non è la nostra posizione, per motivi che andremo ad analizzare con dovizia di particolari nel corso di questo approfondimento. Siamo praticamente bullish già dal 2017, e con maggiore forza dopo l’enorme flush di quel periodo (subito dopo in realtà). E lo siamo con motivazioni molto solide.
Come abbiamo visto in apertura di questo approfondimento, il bear market è il frutto non solo del deprezzamento progressivo degli asset, ma anche dell’aspettativa che questo deprezzamento continui. Per quanto riguarda la prima parte dell’equazione, almeno in senso di mercati finanziari in generale è facile dire che questo è avvenuto. NASDAQ e SP500 sono relativamente lontani dai massimi toccati sul finire del 2021 e sembrerebbero avere inoltre una certa difficoltà a recuperare quei livelli di prezzo sul breve periodo.
Per quanto riguarda la seconda parte dell’equazione dei bear market abbiamo outlook negativi sui principali titoli, dopo un trimestre che non è stato esattamente brillante. I target price sono stati quasi tutti tagliati – e qui entrano in gioco le aspettative – segno che almeno sul mercato delle azioni il bear market sembrerebbe essere qui.
Il mercato della cripto e di Bitcoin è stato fortemente correlato a quello delle azioni. Il grafico che riportiamo paragona l’andamento di $BTC a MSCI WORLD, che è un buon benchmark dei titoli azionari a livello mondiale.
Bitcoin si è comportato per quasi tutti gli ultimi 7 mesi come una sorta di investimento sulle azioni a leva, amplificandone tanto i momenti positivi quanto quelli negativi. Per evitare di parlare di bear market, secondo gli specialisti più che evidente sul mercato azionario, dovrà esserci un’inversione di tendenza, che $BTC potrebbe maturare a patto che si verifichino determinate condizioni.
Paradossalmente è quanto sta avvenendo per mano della Luna Foundation Guard con i suoi acquisti di $BTC a mercato. Se nelle prossime settimane gli investitori anche di altra specie dovessero muoversi in questo modo, potremo vedere il tanto atteso decoupling, ovvero la separazione tra i due andamenti.
L’inflazione resterà rampante per un lungo periodo, per stessa ammissione delle principali banche centrali a livello planetario. Per ora $BTC e il resto del mondo cripto non ne hanno approfittato, ma potrebbero farlo a breve. Bitcoin ha un numero finito di circolante e questo potrebbe fare la differenza in un mondo dove anche le valute storicamente più affidabili stanno perdendo una quantità enorme di potere d’acquisto.
Che ovviamente non ci auguriamo. Bitcoin fa da traino per tutto il settore e ha ampiamente dimostrato di avere le capacità di brillare soprattutto in condizioni di fortissima crisi. Lo abbiamo visto in Ucraina e parzialmente anche in Russia.
Se la crisi dovesse allargarsi a macchia d’olio, gli acquisti di $BTC potrebbero farsi molto più importanti. E questo potrebbe ancora una volta spingere al decoupling tra mondo azionario e quello cripto.
Noi non crediamo nel bear market per le cripto, nonostante i prezzi non siano entusiasmanti almeno rispetto ai massimi. A nostro avviso manca la componente delle attese, con molti anche tra analisti di grandi banche che credono che presto potrebbe esserci la svolta per il comparto.
D’altronde basta guardare alle previsioni cripto che inseriamo sul nostro sito, che come ogni previsione sono anche soggette ad errore, ma tutte orientate comunque verso l’alto. Il 2021 ci ha dato ampiamente ragione e vedremo se questo 2022 potrebbe essere effettivamente l’anno della rinascita.
E forse questa momentanea ritirata dei prezzi potrebbe essere una buona occasione per andare long. Possiamo farlo con Capital.com – vai qui per ottenere un conto virtuale gratuito con il TOP degli STRUMENTI – intermediario che ci permette di investire su 465+ asset cripto al top.
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