Tether fa un altro passo verso la sostenibilità delle sue riserve, riducendo così anche la superficie d’attacco dei detrattori. E lo annuncia tramite un’intervista del CTO Paolo Ardoino per CNBC.
La fine di una polemica che si trascina ormai da troppo tempo? Noi crediamo di sì, per quanto le percentuali di commercial paper detenute dal maggior issuer di stablecoin all’interno del criptospazio sia già piuttosto sotto controllo.
Una buona notizia per tutto il comparto, al quale sono stati sempre imputati rischi sistemici riguardanti proprio le riserve effettive di Tether. Possiamo investire sui migliori coin e token con eToro – vai qui per ottenere un conto virtuale gratuito con il top delle funzionalità per il TRADING – che offre 59+ criptovalute a listino, comprese sia quelle più conosciute, sia diversi progetti utili in termini speculativi principalmente in prospettiva.
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Si tratta di una notizia importante all’interno del panorama degli stablecoin, che Tether domina in lungo e largo per marketcap. Il CTO Paolo Ardoino ai microfoni di CNBC ha infatti confermato che il gruppo ridurrà la percentuale di commercial papers che fa parte delle sue riserve. Si tratta di titoli a breve scadenza di debito corporate, che sono stati più volte oggetto di attacco da parte dei detrattori della compagnia in questione.
Questo, aggiunto al fatto che effettivamente non è pubblica la composizione di questo debito, o meglio, non se ne conoscono gli emittenti in dettaglio, aveva permesso a chi è sempre a caccia dello scandalo, del rischio o della prossima apocalisse di sollevare qualche dubbio sulla solidità di Tether. O meglio, sul fatto che le sue riserve possano fare fronte all’enorme quantità di circolante.
Ora sappiamo dalla viva voce di Paolo Ardoino che è CTO tanto di Tether quanto di Bitfinex che il gruppo si libererà progressivamente di questi titoli, che verranno rimpiazzati da US Treasurys, ovvero i titoli di debito sovrano emessi dal Tesoro USA. Titoli storicamente considerati come i più solidi a livello internazionale e che dovrebbero, una volta per tutte, mettere a tacere le polemiche che ciclicamente si ripropongono in certi ambienti.
Si tratta di titoli di debito che sono emessi da imprese private, in genere per far fronte a spese di breve o brevissimo periodo, che riguardano in genere spese correnti e non investimenti strutturali.
Sono comunque considerati generalmente come titoli finanziari piuttosto solidi (data la scadenza di brevissimo termine), fatta eccezione per i momenti di forte stress per il sistema economico.
Abbiamo sempre ritenuto piuttosto strumentali le critiche che venivano mosse a Tether per la composizione delle sue riserve, in particolare perché almeno in questo momento definire questo tipo di asset come ad alto rischio è una mistificazione dura e pura. Certo è che la sostituzione progressiva con debito sovrano USA dovrebbe, finalmente, mettere a tacere anche questo tipo di polemiche.
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