Gli exchange strutturati utili per aggirare le sanzioni? Quanto avvenuto oggi da Binance dovrebbe far pensare due volte prima di fare un’affermazione del genere.
L’exchange più importante al mondo per volumi ha dimostrato ancora una volta di poter e voler intervenire come farebbe un operatore affidabile della vecchia economia. E ha aiutato a recuperare quasi 6 milioni di dollari della refurtiva relativa all’hack di Axie Infinity.
Un segnale importante per la community e anche per i detrattori del comparto. Binance – qui per aprire un conto gratuito – conferma ancora una volta di essere operatore affidabile, anche per il law enforcement.
Mettendo una volta per tutte a tacere polemiche di un certo tipo, che erano circolate anche in relazione alle sanzioni russe. Polemiche senza un briciolo di fondamento, ma che hanno avuto buon gioco a circolare.
Binance recupera quasi 6 milioni di dollari di refurtiva
Parliamo dell’ormai noto hack ai danni di Axie Infinity, uno dei più popolari Play to Earn al mondo e di gran lunga quello che muove i volumi più importanti di denaro. Un hack da oltre 600 milioni che comunque non ha messo in ginocchio il gruppo, che grazie anche a potenti e importanti finanziatori è riuscito a promettere anche la restituzione del maltolto ai propri utenti.
I fondi sarebbero stati sottratti da Lazarus, gruppo hacker legato alla Corea del Nord, che li avrebbe poi in parte spostati su circa 80 account proprio su Binance. Cosa che ha permesso all’exchange, che a quanto pare implementa sistemi di sicurezza piuttosto avanzati, di recuperare suddetta refurtiva.
Il gruppo hacker della Corea del Nord ha iniziato a muovere i suoi Axie Infinity rubati oggi. Una parte di questi è arrivata su Binance, attraverso 86 account. 5,8 milioni di dollari sono stati recuperati. Lo abbiamo già fatto diverse volte anche nel passato.
Questo il messaggio di CZ, il comandante in capo di Binance, che ha confermato pertanto altre collaborazioni e interventi di questo tipo per il gruppo più importante del mondo degli exchange di cripto, sia per volumi sia per popolarità del marchio.
Una mossa che probabilmente farà storcere il naso ai pasdaran della decentralizzazione di primo pelo, con quelli invece più scafati che sanno perfettamente che questo è il modo in cui i CEX devono e possono operare.
Una mossa strana quella dei coreani: spostare tali fondi su un exchange controllato come Binance non poteva che portare ad un finale di questo tipo. Certo, si tratta di circa l’1% delle somme che sono state sottratte, ma comunque una somma piuttosto rilevante.
Una lezione per i policy maker che non hanno capito ancora come funziona
Questo è un chiaro messaggio anche ai policy maker, in particolare quelli che continuano con attacchi senza quartiere verso il comparto cripto e i suoi operatori principali. Binance ha ormai un comportamento più compliant di quello delle banche classiche e può essere un potente alleato proprio per portare un po’ di law enforcement nel mondo cripto.
Cosa auspicabile? Per alcuni sì, per altri no, ma rimane il fatto che combattere senza quartiere queste realtà farà più male che bene a chi sogna un modo cripto regolamentato.