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Economia USA a picco: -1,4% | Cosa cambia per Bitcoin e criptovalute? Analisi

3 anni fa
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Joe Biden è preoccupato dalla recessione che potrebbe arrivare nel 2023. E questo dovrebbe interessare anche chi investe o ha investito in Bitcoin o nel mondo cripto. Una situazione molto difficile da leggere, che merita sicuramente un nostro approfondimento per capire a fondo come si sta muovendo il mercato e come potrà reagire.

Il tutto all’interno di una giornata di trading, da quando hanno aperto i mercati USA, relativamente interessante, nonostante arrivino tuoni e fulmini dai dati economici USA. Cosa sta succedendo? I mercati sono impazziti? Non è detto.

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A Powell Servirà un numero da vero equilibrista

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Economia USA a picco: cosa significa per i mercati

I dati che sono arrivati dagli USA sono al di sotto delle già magre aspettative. Si parla di un calo per il primo trimestre dell’1,4%, una sorta di shock per gli analisti che avevano creduto alle parole di Jerome Powell.

Il capo di Fed a più riprese aveva parlato di un’economia forte e di un mercato del lavoro al top, condizioni che avrebbero permesso alla banca centrale degli Stati Uniti di alzare i tassi senza colpo ferire o quasi. Ed è su questo specifico aspetto che si giocano i futuri di Bitcoin e del resto del mercato cripto.

Da un lato abbiamo infatti il terrore della recessione dei mercati, dall’altro le condizioni che avrebbero permesso a Jerome Powell e Fed di intervenire senza colpo ferire sembrano essere venute meno. E quindi i 75 punti base di aumento dei tassi che i mercati si aspettano potrebbero rivelarsi una cura da cavallo troppo forte per un paziente che ormai è moribondo.

Jerome Powell sarà in grado di fare l’equilibrista?

Era un dubbio che ci eravamo posti già diverse volte su Criptovaluta.it, ad esempio in occasione di altre uscite del factotum della politica monetaria USA, anche prima di avere dei dati effettivi sull’andamento dell’economia USA.

Ora le opzioni di Powell sono fondamentalmente due. Da un lato può decidere di continuare con la sua politica di innalzamento dei tassi relativamente ripida, con la conseguenza di accelerare però l’arrivo della recessione, su un mercato che non sembra in grado di sostenere questo tipo di manovre.

La seconda è invece un atteggiamento più dovish, ovvero più da colomba nei prossimi meeting della sua istituzione. E questo potrebbe dare un po’ di ossigeno a mercati che sono stati letteralmente massacrati dall’inflazione, dall’arrivo di tassi più alti e da una situazione economica effettiva che è molto meno solida di quello che vorrebbero rappresentare gli alti papaveri e gli economisti.

Introdurre Bitcoin e cripto in questa analisi

Fino a quando non avverrà un decoupling certo e definitivo o quasi, ovvero una separazione tra quello che avviene sui mercati di rischio e quello delle cripto e di Bitcoin, le operazioni della banca centrale USA continueranno ad avere degli effetti importanti su questi mercati.

Se dovessimo puntare qualcosa oggi, lo punteremmo su una Fed che tornerà a più miti consigli, dato che nessuno, tanto meno Joe Biden, vorrebbe presentarsi alle midterms di fine anno con un paese sconquassato sul lato economico.

Un innalzamento dei tassi meno consistente potrebbe aiutare l’economia? In realtà si tratterebbe di un calciare la lattina più avanti, cosa che ad ogni modo favorirebbe le performance di Bitcoin e del resto del comparto. Staremo a vedere: nel corso dei prossimi 1 o 2 anni potrebbero cambiare molte cose del mondo come lo conosciamo. Sul lato economico e non. E Bitcoin potrebbe giocare un ruolo da protagonista.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

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