Brad Garlinghouse sembra essere sicuro o quasi del termine del processo che vede contrapposte Ripple e SEC entro la fine dell’anno. Ma cosa sta accadendo effettivamente all’interno del processo?
In realtà c’è una scadenza a breve, il prossimo 13 maggio, che potrebbe essere la pietra tombale su ogni velleità di attacco da parte di SEC, con gli avvocati di Ripple che continuano ad essere piuttosto spazientiti dalle tecniche utilizzate da SEC, tutte tese ad allungare il processo il più possibile.
Una situazione complicata in termini legali, ma che dovrebbe vedere, senza troppi patemi e senza troppe difficoltà, Ripple emergere vittoriosa. Cosa che potrebbe far ripartire delle pressioni rialziste su $XRP. Pressioni che potremmo anticipare con la piattaforma sicura eToro – vai qui per ottenere un conto virtuale gratuito con il top degli STRUMENTI per il TRADING – intermediario che propone oltre a $XRP anche 63+ asset cripto scelti tra quelli di migliore prospettiva.
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Sul tavolo rimangono i documenti dell’ex direttore Hinman, documenti interni ed esterni che testimonierebbero un trattamento di favore per Ethereum rispetto a Ripple. Trattamento di favore che secondo gli avvocati di Ripple Labs sarebbe appunto ingiustificato.
Tali documenti dovrebbero essere prodotti e inseriti all’interno delle carte e dei procedimenti processuali il prossimo 13 maggio, con gli avvocati di SEC che però starebbero cercando, ancora una volta, di guadagnare tempo. E lo ha fatto con una mozione di protezione dei documenti, rimandando la palla nel campo di Ripple stessa. Tecnicismi giuridici che però tutti gli analisti e gli esperti che stanno commentando il caso interpretano allo stesso modo: SEC sta cercando a tutti gli effetti di guadagnare tempo perché i documenti in questione la metterebbero in una posizione difficile poi da gestire.
E questo sarebbe confermato anche dal fatto che gli avvocati di SEC continuano a ripetere che i documenti che verranno prodotti rappresentano comunque delle opinioni personali dell’ex direttore dell’Agenzia. Qualcosa che sarà difficile, se non impossibile da difendere davanti al giudice.
La data X rimane quella del 15 novembre, che è stata fissata dal giudice Torres come termine ultimo per raccogliere tutto quanto sarà utile alla soluzione del processo. Successivamente a questo termine rimarrà soltanto il tempo che il giudice si riserverà per decidere sulla questione.
Ed è questo che rende Brad Garlinghouse particolarmente ottimista sulla fine della causa entro fine anno. Una fine della causa attesa non solo da chi ha investito su Ripple, ma anche dalla società che gestisce l’intero apparato, dato che susseguentemente a tale decisione, Ripple vorrebbe anche provare a quotarsi in borsa.
Ad ogni modo una situazione interessante e positiva per Ripple, che potrebbe riportarla verso i target price XRP fissati dai nostri specialisti.
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