Home / Bitcoin è LEGALE in Cina | Iniziata la rivoluzione PRO BTC?

Bitcoin in cina legale

Bitcoin è LEGALE in Cina | Iniziata la rivoluzione PRO BTC?

Dopo più di una decina di ban di Bitcoin sul suolo della Repubblica Popolare Cineese, è ovvio parlare sempre meno di quanto accade da quelle parti in relazione alla prima criptovaluta per capitalizzazione di mercato.

Una corte di Shanghai avrebbe infatti dichiarato $BTC come asset virtuale coperto e protetto dalle leggi cinesi – offrendo così (forse per la prima volta) un chiaro status legale della valuta per chi volesse utilizzarla, anche per operazioni finanziarie. Qualcosa che non è chiaro ancora come andrà ad incrociarsi con il ban a livello nazionale, ma che è comunque di buon segno.

Cina tribunale Shanghai bitcoin legale
Cambio di rotta in Cina?

Possiamo investire su questa news, magari con un outlook di lunghissimo periodo dato il momento particolare dei mercati, anche con la piattaforma sicura Capital.comvai qui per ottenere un conto virtuale gratuito con INTELLIGENZA ARTIFICIALE – intermediario che offre gli strumenti migliori anche per cercare di cavalcare i momenti di massima volatilità.

All’interno di questo intermediario troviamo anche strumenti quali MetaTrader 4 e TradingView, entrambi strumenti che ci permettono di investire analizzando il mercato come i professionisti. E per chi dovesse scegliere il WebTrader proprietario, sono comunque a disposizione anche strumenti di analisi con Intelligenza Artificiale, che analizzano il nostro portafoglio a caccia di eventuali errori. Con 100$ possiamo passare ad un conto reale.

In Cina cambiano le cose su Bitcoin? Ancora presto per dirlo, ma…

Tutto nasce da una causa civile in quel di Shanghai, che rapidamente ha fatto il giro del web ed è stata ripresa da diverse testate specializzate in Bitcoin. Una corte di Shanghai, che farà tra le altre cose precedente a livello locale, ha infatti definito Bitcoin come proprietà digitale e dunque come meritevole di tutela da parte dell’ordinamento cinese.

In altre parole, superando un po’ il legalese, Bitcoin non è più una sorta di innominato e innominabile, ma un asset come tanti, seppure sottoposto ad un regime decisamente speciale dalle autorità di Pechino.

La causa era inerente un vecchio debito stipulato proprio in Bitcoin, che la controparte rifiutava di saldare adducendo appunto come motivazione l’impossibilità di ritenere un asset Bitcoin nell’attuale ordinamento cinese.

Apertura definitiva? Assolutamente no, e guai a pensare il contrario. Tuttavia si tratta di una sorta di normalizzazione di $BTC all’interno dell’ordinamento che forse lo ha attaccato con maggiore enfasi nel corso degli ultimi anni, secondo a nessuno quando si tratta di repressione del movimento.

Notizia buona, in un contesto che però per il momento…

Il contesto folle sul mercato è segnato anche da questo fatto: siamo davanti ad una situazione decisamente preoccupante per quanto riguarda il mondo di Bitcoin e delle criptovalute perché nessuna buona notizia che arriva da fuoi i mercati è in grado di sostenere una ripresa.

Non è difficile da comprendere comunque, dato che continua un momento di forte incertezza per tutto il comparto, con Bitcoin che a dispetto di un’adozione sempre crescente continua a faticare intorno a quota 28.000$. Ma passerà anche questa di nottata e con ogni probabilità torneremo a brindare alla salute di Bitcoin e di chi vi ha investito in futuro. E basta guardare a quanto sta avvenendo nel mondo anche delle azioni per capire che la preoccupazione non arriva dallo stato di salute di Bitcoin, ma da quello dell’economia in generale.

Iscriviti
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments