Con un tempismo che forse lascia un po’ a desiderare, ma non si poteva fare di meglio, è ufficialmente partito il trading in Australia del primo ETF Bitcoin Spot, ovvero un ETF che compra direttamente a mercato Bitcoin invece che replicare il prezzo dei futures.
Il culmine di una lotta con il regolatore locale che è durata 5 anni e che vede, anche se in un momento piuttosto buio per Bitcoin e il comparto, oggi la sua data di nascita. Dall’apertura della sessione di Sydney è infatti possibile comprare e vendere quote del suddetto fondo, anzi, di due nuovi fondi, anche se uno non spot.
Una notizia che non sarà in grado di muovere i mercati sul breve, forse, ma che potrebbe avere impatti importanti per chi guarda al lunghissimo periodo. Possiamo infatti investire in queste news con eToro – vai qui per ottenere un conto virtuale gratuito con il TOP degli STRUMENTI di INVESTIMENTO – intermediario che ci permette di investire in $BTC e anche in altri cripto asset.
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È Cosmos a spuntarla, relativamente piccolo gestore di fondi che però passerà alla storia di Bitcoin, in quanto il primo a quotare sul mercato un ETF in Bitcoin di tipo spot, ovvero che in cassa avrà direttamente la valuta e non la replica di contratti futures o di altri fondi.
Un passo in avanti importante, non per i volumi australiani che sono comunque molto lontani da quelli USA, ma perché arriva al culmine di un processo iniziato ormai 5 anni fa e che ha visto, a più riprese, molte battute d’arresto e la contrarietà totale del regolatore.
E invece, nonostante siamo in un turbine ribassista, con il proverbiale sangue nelle strade e una situazione economica barcollante, siamo a conti fatti qui a raccontare di un passaggio epocale, anche se quello che attendono un po’ tutti è in realtà il passaggio di una cosa simile all’interno degli USA, dove il traino in termini di volumi potrebbe essere decisamente più importante.
Che il problema sia finanziario generale e non relativo direttamente a Bitcoin è evidente anche da questo tipo di notizie. Nonostante continuino ad arrivare copiose notizie sull’adozione e sull’apertura a Bitcoin, i mercati faticano e non sembrano avere almeno per ora la forza di invertire il trend.
Una situazione che sarà destinata a cambiare, non appena la situazione si normalizzerà anche a livello globale. Un cammino duro, ma inevitabile. E intanto gli australiani cominceranno ad accumulare le quote di questo nuovo fondo, con, chissà, magari qualche sortita anche da parte degli investitori istituzionali, che potrebbero trovare l’attuale prezzo di Bitcoin molto interessante.
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