Arriva un’altra proposta di Do Kwon per cercare di salvare quanto rimasto, in realtà poco almeno a livello economico, di Terra Luna. Il vecchio sistema passerà al nome di Terra Classic, mentre il nuovo invece sarà “Terra Luna” e non avrà più nulla a che fare con $UST, lo stablecoin che ha causato il disastro dell’ecosistema.
Il tutto all’interno di una serie di piani che si sono avvicendati – e che con ogni probabilità continueranno ad avvicendarsi, con una redistribuzione per premiare vecchi e nuovi investitori, o meglio, per cercare di ottenere un po’ di credito e di credibilità, cose entrambe perse durante la debacle costata miliardi di dollari complessivamente agli investitori.
Anche se qualcuno dovesse prendere per buono questo proposito – e magari avventurarsi in sistemi che ancora offrono $LUNA (che sono in realtà rimasti molto pochi) – farà bene a fare attenzione. E avremo comunque molte più alternative da eToro – vai qui per ottenere un conto virtuale gratuito con il top degli STRUMENTI FINTECH – intermediario che ha da offrire 63+ cripto a listino scelte tra le migliori.
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Il nuovo progetto per salvare Terra Luna
Sì, Do Kwon sembrerebbe avere ancora la forza di proporre cambiamenti al protocollo di Terra Luna, o meglio di fare qualche mossa (ultima?) per cercare di salvare il salvabile, ovvero l’ecosistema di App Decentralizzate che in parte decretarono il successo di $LUNA. Il tutto ovviamente senza che possa fare parte del futuro $UST, lo stablecoin algoritmico che è stato causa del crollo dell’intero ecosistema. Ma cosa ha in mente Do Kwon? Cerchiamo di vederci chiaro.
- Una nuova chain da 1 miliardo di token
Si partirà con una nuova chain, che avrà un airdrop da 1 miliardo di token $LUNA, che saranno attribuiti agli sviluppatori, ai detentori di $UST. Il tutto mentre la vecchia chain esisterà comunque, con il nome di Terra Classic.
Qualcosa che ricorda quanto avvenuto in seno ad Ethereum, con la separazione di Ethereum Classic ai tempi del crack DAO.
- La vecchia chain rimarrà legata a UST
Ci sarà spazio però per $UST sulla vecchia chain, che per l’appunto rimarrà online e prenderà il nome di Terra Classic con token $LUNC. I detentori di $LUNC saranno poi “omaggiati” anche di qualche nuovo token.
- Il wallet di Terralabs sarà esentato
Nel senso che non riceverà parte dell’airdrop, trasformando così a tutti gli effetti la nuova chain in un progetto completamente nelle mani della community. Qualcosa che, almeno in linea di massima, permetterà al sistema di essere completamente decentralizzato. O meglio, per quanto può esserlo un sistema di questo tipo.
Nelle casse pochi spiccioli, impossibili per riportare il sistema “alla normalità”
Come abbiamo detto ieri riguardo le casse della Luna Foundation Guard, siamo in realtà davanti ad una situazione piuttosto disperata. Il grosso di quanto era stato accumulato è stato bruciato per cercare di mantenere il peg di $UST nei confronti del dollaro. Una situazione che è la peggiore che potevamo configurare.
Chi sperava almeno in una parte di quel tesoretto per essere ristorato, purtroppo sarà costretto a trovare altri metodi per recuperare le perdite. Possibilmente senza seguire progetti effimeri di nuova concezione che del vecchio hanno soltanto il nome. E nemmeno un briciolo della loro credibilità.
Già qualche reazione da parte del vecchio ecosistema
Se qualcosa deve essere riconosciuto all’ecosistema di Terra Luna, è che in realtà ci sono in moltissimi pronti a lavorare ad una sorta di rinascita. Sono già arrivati gli ok di diversi validatori, così come di progetti che facevano parte del “vecchio ecosistema”.
Segno che l’ascendente di Do Kwon è ancora forte? Staremo a vedere. Per ora il mondo cripto si è diviso tra chi crede al coreano e chi invece è ancora, ragionevolmente, scottato da quanto avvenuto.