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Miami Coin e New York Coin a picco! | La politica ama davvero le crypto?

3 anni fa
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MiamiCoin ha perso circa il 95% del suo valore, rispetto alle massime quotazioni che aveva fatto registrare a settembre. Il calo è stato progressivo ma inesorabile, con la criptovaluta che paga in maniera piuttosto pesante l’andamento ribassista del mercato.

New York, l’altra capitale del progetto CityCoins, non se la passa meglio. Il conio digitale della Grande Mela continua neanche a dirlo a puntare verso il basso, con la quotazione attuale ferma a 0,000012 dollari. Entrambe le criptovalute pagano la volatilità del mercato, ma anche una gestione quantomeno rivedibile da parte delle amministrazioni centrali, che spesso hanno fatto ricorso al tema cripto più per pubblicità elettorale che per una seria convinzione sui progetti.

Grossa crisi per i token legati alle città

Intorno alla metà di settembre, un MiamiCoin valeva 0,039 dollari. Oggi la cripto cittadina viene scambiata a 0,004 contro un singolo verdone. Con la “v” minuscola, perché potremmo citare lustri ben più fasti per la città che ha dato gloria ai due Supercops nostrani: Bud Spencer e Terence Hill, questa volta con le iniziali in maiuscolo.

Passato il tempo della nostalgia per i bei tempi che furono, concentriamoci sul presente per cercare di capire cosa sta accadendo in Florida. La città che ha ospitato il primo Crypto GP di F1 della storia, non molto tempo addietro aveva aderito al progetto CityCoins insieme ad Austin e New York.

Dopo un buon riscontro iniziale, il suo valore ha iniziato a scendere inesorabilmente per toccare il suo minimo storico. Come accennato in apertura, la tendenza ribassista del mercato cripto ha influenzato con decisione l’andamento di MiamiCoin, e a poco sono serviti i 5,2 milioni di dollari che la criptovaluta avrebbe portato nelle casse comunali, come dichiarato dal sindaco Francis Suarez in un tweet di febbraio.

Miami e Ny all’avanguardia, ma la gestione è da rivedere

Al momento del debutto, la neonata criptovaluta di Miami è stata accolta con entusiasmo sia dalla comunità che popola l’universo cripto che dal sindaco Suarez. Il primo cittadino avrebbe individuato sin da subito più di un utilizzo virtuoso del nuovo conio digitale: riscossione tributi e pagamento stipendi dei dipendenti comunali.

Sono tra i token che hanno pagato di più la crisi del mercato

Il progetto poi ha visto la luce proprio in un momento di grande cripto-fervore per la capitale della Florida, divenuta in breve tempo un hub di criptovalute che fa gola a imprenditori e start-up. Tra queste citiamo Milo Credit, che offre mutui ad anticipo zero e accetta criptovalute come garanzia. A tal proposito vi avevamo già raccontato le analoghe vicende di Figure Technologies, confermando che i mutui coperti da Bitcoin ed Ethereum non sono casi spot negli States, ma una realtà destinata a consolidarsi.

Tanto di bello sotto il sole, non fosse altro per una cripto-gestione da parte delle amministrazioni pubbliche locali che lascia dietro di sé più di un interrogativo. Ci domandiamo se ai piani alti di Miami e New York esista una visione d’insieme lucida, soprattutto considerando le attuali tendenze di mercato, e sulla capacità intrinseca di padroneggiare una materia che forse così semplice non è.

Non vogliamo dire che si è trattato solo di mosse piazzate ad arte per aumentare il consenso, diamo per scontato che gli amministratori locali non vivano in perenne campagna elettorale.

Tornando da questa parte dell’oceano Atlantico, domenica prossima cercheremo di porre qualche domanda su criptovalute e politica a due autorevoli personaggi che amministrano la Cosa Pubblica: Luca Carabetta e Davide Zanichelli.

L’onorevole pentastellato è stato già nostro ospite non molto tempo fa, dimostrando competenza e una sana curiosità sul mondo cripto. Lasciamo il suo intervento di seguito. Vi aspettiamo domenica 22 maggio alle ore 18:30 per la diretta streaming sul nostro canale YT.

Redazione Criptovaluta.it®

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