Un piccolo passo per Trezor, un grande passo per l’umanità, o almeno per quella che vive di Cardano e che magari ha investito in modo importante sul mondo di $ADA.
Il wallet hardware Trezor ha infatti iniziato a supportare gli smart contract di Cardano, in una mossa a sorpresa e inaspettata, su uno dei temi maggiormente dibattuti negli ultimi mesi per quanto riguarda l’ecosistema guidato da Charles Hoskinson.
Un buono spunto per Cardano, che segnala come il progetto, anche finanziariamente, sia tutto fuorché morto. Possiamo investirci con eToro – che su Cardano offre anche lo staking automatico per tutte le posizioni – intermediario che offre anche altri tipi di vantaggi quando vogliamo investire su Cardano o su tante delle principali criptovalute a listino, dato che ne offre ben 63+.
Abbiamo a disposizione anche strumenti avanzati per il trading automatico – come il CopyTrader – che permette di copiare o spiare i migliori investitori del mondo. E avremo anche gli Smart Portfolios che permettono l’accesso a panieri cripto che offrono i migliori asset del comparto in un solo titolo. Con 100$ possiamo passare ad un conto reale.
Cardano e i suoi smart contract supportati anche da Trezor
Una buona notizia quella che arriva da Trezor, e lo è sicuramente per tutti coloro i quali vogliono investire o hanno già investito su Cardano. Uno dei più popolari hardware wallet del mondo ha infatti deciso di integrare il supporto per gli Smart Contract dell’ecosistema, almeno secondo quanto è stato riportato da Watcher Guru ed è stato poi confermato attraverso il blog del gruppo.
L’ultimo update del firmware, che lo porta alla versionei 22.5.2 per la suite completa include, oltre a diversi fix di sicurezza anche diverse novità, tra le quali appunto gli smart contract di Cardano.
Il supporto di Cardano sul model T è stato ora esteso anche per includere gli smart contract Plutus per le transazioni da Alonzo in avanti. Questo permetterà agli utenti cardano di interagire in modo sicuro, firmare transazioni e interazioni con gli smart contract firmando tramite il loro Trezor.
Questo all’interno di altre novità che riguardano anche Ethereum, seppure di minore entità. Per i detrattori di Cardano sarà sempre poca roba, troppa poca per andare ad impensierire effettivamente il resto del comparto, quel comparto che Cardano punterebbe a dominare, o meglio, che puntava a dominare un tempo.
A piccoli passi Cardano va avanti
Cardano va avanti, seppur a piccoli passi. Se è vero che nel momento di down del mercato è il momento di costruire, forse è proprio questo che sta provando a fare Cardano. Nonostante il prezzo di $ADA sia molto lontano dalle previsioni Cardano sulle quali concordano i principali analisti, si continua a procedere, con la calma atavica che ha da sempre contraddistinto il progetto.
Arriveranno tempi migliori, perché se è vero che l’assalto ad Ethereum sembrerebbe essere fallito per adesso, è altrettanto vero che Cardano come ecosistema sta cercando di costruirsi delle spalle larghe per durare a lungo. L’aggiunta di Trezor è soltanto un piccolo passo, è vero, ma segno che l’ecosistema continua ad essere molto seguito, molto apprezzato e destinazione di un volume importante di investimenti.