Altra settimana di rosso per Bitcoin, l’ottava consecutiva, anche se questa di proporzioni relativamente migliori rispetto a quanto abbiamo visto nelle precedenti. Una situazione che fondamentalmente riflette quello che sta accadendo sui mercati finanziari mondiali e che potrebbe anche invertirsi, anche se soltanto a patto che qualcosa di importante avvenga.
Dall’altro lato abbiamo Ethereum, ovviamente correlato a Bitcoin in particolare in periodi come questo, che potrebbe avviarsi al cambiamento che viene ventilato da tempo, sul quale gli analisti si stanno già confrontando (con risultati del ragionamento decisamente in conflitto). Tutto questo mentre il mondo altcoin, con qualche rarissima eccezione, continua una sorta di caduta libera.
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Un riassunto che ci aiuterà a capire dove siamo con Bitcoin e quali saranno i fattori ai quali guardare tanto sul breve quanto per il medio e lungo periodo. La notizia della settimana, se vogliamo, è che abbiamo avuto l’ottava weekly in negativo, un record assoluto nella storia di $BTC. Cosa vuol dire? Vuol dire che per otto settimane di fila il prezzo di Bitcoin ha chiuso su livelli più bassi della settimana precedente.
Segno di una crisi profonda, che però chi ci segue sa legare ad una situazione sui mercati finanziari internazionali piuttosto preoccupante, con Bitcoin che non si è comportato in modo peggiore delle azioni growth e in generale dei mercati di rischio. Nel frattempo però, dal lato dell’adozione, si muove parecchio, segno che quando i mercati sono fiacchi è comunque il momento di costruire. Con qualche rara accezione, dato che i rappresentanti più importanti del mondo fiat anche questa settimana si sono detti estremamente preoccupati dell’ascesa di $BTC o disinteressati ad investirci. Cosa che segnala più una paura del “vecchio establishment” di perdere il controllo.
Ne abbiamo parlato ieri, anche se forse sarebbe più materiale per la sociologia e per il marketing che per un sito che si occupa di criptovalute e Bitcoin. Il comandante in capo di BCE è riuscita nella stessa frase a dire che Bitcoin, Ethereum e cripto non hanno nessun valore e che di conseguenza dovrebbero essere normate.
E non lo fa perché a suo avviso non aggiungerebbe nulla alla società. Anche in questo caso sarebbe da verificare cosa intenda Bill Gates per società, perché con la sua fondazione dovrebbe conoscere molto bene i problemi degli unbanked, dato che opera nei paesi più poveri del mondo. La sensazione anche qui è che da un lato si debba fare un favore pubblico all’amico Warren Buffett, tra gli avversari più avvelenati di Bitcoin, un altro di quelli che anche senza essere sollecitato dalle domande deve farci sapere quanto trovi inutile $BTC.
Per quanto riguarda Ethereum, che passa quasi sempre in secondo piano quando abbiamo davanti delle situazioni così complicate in termini di mercato, è stata invece la settimana del merge. O meglio, degli annunci che hanno contribuito a fare chiarezza su come dovrebbe muoversi il protocollo in questo senso.
In primo luogo avremo a breve il merge sulla testnest principale, passaggio di enorme importanza che dovrebbe portare, almeno secondo quanto è stato fatto circolare sul finire della settimana, al merge sulla mainnet già ad agosto.
Staremo a vedere se queste tempistiche verranno rispettate o se, come è già avvenuto in passato, potrebbero esserci altri ritardi, data la complessità dell’operazione. Questo rimarrà comunque il tema del quale continueranno a discutere quasi tutti sul mercato, in particolare per la grande quantità di $ETH che, gradualmente, torneranno a disposizione di chi li aveva messi in staking. Ci sono però altri tipi di considerazioni che vanno fatti per valutare se verranno riservati o meno sul mercato e se potrebbero essere un problema effettivo per il prezzo di Ethereum.
Con il merge si entra effettivamente nel vivo del passaggio a PoS di Ethereum e dunque ci saranno degli incentivi allo staking importanti. Cosa che spingerà tutti coloro i quali hanno già messo in staking a continuare a farlo. Allo stato attuale delle cose ci sembrerebbe strano vedere un’enorme fuga di capitali da Ethereum.
L’unlock dei capitali versati non sarà immediato e dunque anche per vedere gli effetti che ci aspettiamo di vedere. La discussione, mentre ci avvicineremo ad agosto (e a patto che sia effettivamente agosto la data X) continuerà a fare pressioni sempre più ampie su questi punti, che però invitiamo tutti a trattare con un minimo di razionalità. Che si presenti un sell off ci sembra ipotesi, almeno con gli elementi di oggi, particolarmente remota. Anche tenendo conto del fatto che i prezzi di Ethereum in questi giorni sembrerebbero essere più che appetitosi.
Chi bazzicava già il settore cripto nel 2018 starà vivendo questa fase in modo molto più sereno, abituato a swing sul mercato di proporzioni ben maggiori. Il settore degli altcoin però a nostro avviso ha già dato parecchio – e sta seguendo dinamiche decisamente simili.
Qualche progetto di punta sparirà o comunque perderà il passo rispetto ai nuovi arrivati, con eventi come le correzioni di queste proporzioni che non faranno altro che accelerare il processo. Con il senno di poi sarà un momento molto interessante per fare compere e per entrare sul mercato su coin e token emergenti. Cosa che possiamo fare con Capital.com – vai qui per ottenere il conto demo illimitato e gratuito con CAPITALE VIRTUALE infinito – intermediario che ci permette di investire con MetaTrader 4 e TradingView, le migliori piattaforme di analisi e di investimento per i professionisti e anche per chi sta muovendo i primi passi all’interno di questo mercato.
Con l’avvertenza, dovuta, che il settore degli altcoin, con ogni turbolenza di mercato, tende ad offrire rischi ben superiori rispetto a Bitcoin e anche ad Ethereum. Chi dovesse pertanto avvicinarsi a questo mondo durante queste particolari fasi di mercato, farà bene a prestare la massima attenzione.
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Buongiorno a tutta la redazione e al mitico Gianluca Grossi. Partendo dal presupposto che le crisi non vengono mai da sole ma sono sempre create di proposito dai poteri forti per gestire il mercato e poter comprare a prezzi in saldo, se analizziamo le capacità praticamente nulle dei politici europei di governare, la FED che non si è ancora accorta di essere già entrata in recessione, la Cina che è praticamente bloccata dal Covid, sembra proprio che stiamo per assistere alla più grande crisi mondiale mai vista nella storia, a meno chè i poteri forti "che come già riportato in un precedente commento sono rappresentati da tutto il sistema bancario" non decidano di far ripartire alcuni mercati lasciando la più grande crisi mondiale per un prossimo futuro. Per quanto riguarda la signora o signorina Lagarde che tanto attacca Bitcoin, sono sicuro che ne sta acquistando parecchi per speculare sul prezzo e rivenderli in futuro, naturalmente avvalendosi di amici prestanome ovviamente e li acquisterà quando avranno toccato ll prezzo minimo o bottom, infatti personaggi come lei hanno accesso a ciò che noi comuni mortali non possiamo avere cioè la LA VERA INFORMAZIONE. Voglio ricordare infine che alcune società produttrici di armi negli Stati Uniti erano sull'orlo del fallimento e che ora grazie alla guerra in Ucraina stanno brindando a Champagne e caviale mentre vecchi, donne e bambini vengono ammazzati. Una guerra voluta da chi ci vuole vedere sempre più indebitati e sempre più poveri.
Buona giornata
Ciao carissimo, grazie mille per la tua ampia riflessione, obiettivamente ricca di spunti interessanti nonchè condivisibili anche da parte nostra. La redazione ti rigira i migliori saluti.
Gianluca potresti fare un aggiornamento detragliato sul progetto Tezos e sul suo futuro?