Spike Lee si lancia a capofitto nel mondo dei NFT, e lo fa con opere d’arte digitali ispirate a She’s Gotta Have It, sua prima fatica del 1986. L’obiettivo primario sarà quello di finanziare The Horse Is Out the Barn, prossima pellicola in cantiere.
Parallelamente, l’operazione punterà a fare cassa anche per aiutare giovani registi emergenti. Come in ogni fundraising che si rispetti, i finanziatori a rewards in cambio delle loro donazioni: i possessori di NFT potranno decidere quali progetti verranno realizzati.
Con Ethereum che giocherà un ruolo da protagonista, dato che sarà il network sul quale saranno mintati e scambiati i NFT. Possiamo investirci con Capital.com – vai qui per ottenere un conto virtuale gratis con CAPITALE DI PROVA SENZA LIMITI – intermediario che permette di investire su 140+ cripto, i migliori sia in prospettiva presente che futura.
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Spike Lee ancora nel mondo cripto: questa volta per finanziare un film
Il non più giovanissimo regista e produttore americano ha scelto Ethereum per finanziare The Horse Is Out the Barn, ennesima fatica di una filmografia che inizia ufficialmente nel 1986 con Lola Darling. Meglio conosciuta come She’s Gotta Have It, la commedia riproposta come serie Netflix nel 2017 ha visto in scena lo stesso Spike Lee nelle vesti di Mars Blackmon.
Mars Blackmoon che farà da filo conduttore in questa vicenda, dato che sarà il soggetto dei 3.495 NFT destinati a finanziare il prossimo film, nonché il progetto parallelo del regista consacrato da Do The Right Thing del 1988. The Visible Project, collettivo di produzione che vede a capo lo stesso Spike Lee, sarà l’altro beneficiario delle cripto-fatiche del regista statunitense.
The Visible Project è il primo incubatore di contenuti democratizzato al mondo, alimentato da NFT di creatori leggendari. Siamo artisti, registi, sviluppatori blockchain, studenti, ex operatori del settore dell’intrattenimento e tu, la comunità di narratori emergenti, produttori e fan del cinema indipendente.
Visible è stato creato per elevare i narratori di tutto il mondo e per dare alla nostra comunità un ruolo significativo nell’ecosistema cinematografico indipendente finanziando e promuovendo film e pilot televisivi di creatori emergenti. Sfruttando i proventi degli NFT di registi leggendari, utilizzeremo il web3 e il potere della community per rimodellare il futuro dello sviluppo di film e TV.
Così si presenta la cripto-casa di produzione, sul sito ufficiale nella cui home page ovviamente campeggia Gotta Be Mars, la linea di NFT dedicata al film d’esordio del director classe 1957. Un atteggiamento di rottura rispetto agli standard di business in voga dalle parti di Hollywood, che sposa le criptovalute nel loro spirito originario di rottura con gli schemi della finanza centralizzata.
NFT per business e iniziative al top della concretezza
La notizia ci fa riflettere ancora una volta su quanto le dinamiche dei NFT possano offrire opportunità di lavoro, prima ancora che di business speculativo, a una larga fascia di popolazione altrimenti tagliata fuori dai circuiti che contano.
The Visible Project ci fa riflettere anche su come ormai parte dell’establishment dell’infernale industria dell’intrattenimento si stia svegliando. Ci riferiamo in particolare a tutti quei processi di democratizzazione di un ambiente oltremodo talentivoro e assetato di denaro, che stanno nascendo proprio sulla spinta libertaria e sulle nuove opportunità offerte da NFT e criptovalute.
A tal proposito, vi abbiamo già raccontato di come gli NFT possano contrastare il bagarinaggio di biglietti per concerti ed eventi, e di come il rinato Winamp abbia promosso un’asta di beneficienza in favore di musicisti indipendenti.
In un contesto del genere, non possiamo che augurare successo alla crew di Spike Lee. Auspichiamo anche il sorgere di ulteriori cellule indipendenti che riescano concretamente a spingere la carriera di artisti altrimenti in ombra, perché fuori dai circuiti che contano.