Dopo giorni di forti rialzi, il mercato delle criptovalute subisce una battuta d’arresto con una perdita di 15 miliardi di capitalizzazione in poche ore. Quello di oggi è un ritracciamento importante, che comunque si prospetta più come una questione di analisi tecnica che non come un’inversione di trend. Analizzando quello che è successo, sembra che le prese di profitto sui rialzi dei giorni scorsi abbiano portato ad un minor volume di negoziazione, con meno investitori disposti a scommettere su un’ulteriore avanzata del trend bullish.
Se questa situazione non dovesse ripetersi nei prossimi giorni, potremmo semplicemente archiviare la faccenda come una questione di prese di profitto. C’è però un’altra possibile interpretazione, che vede ancora una volta come protagonista la regine delle criptovalute: Bitcoin.
Nei giorni scorsi abbiamo visto più volte Bitcoin cercare di sollevarsi al di sopra della soglia dei 5.2100 dollari per token, quella che spianerebbe la strada ad un ulteriore rialzo verso il limite superiore dei 6.000. Tra martedì e mercoledì, con qualche difficoltà, la barriera di prezzo era stata superata ma senza che questo abbia scatenato una nuova ondata di acquisti. Sembra proprio che il trend rialzista non abbia la forza per affermarsi al di sopra di questa resistenza, o per lo meno non senza che i venditori allo scoperto rientrino nuovamente con le loro posizioni sul mercato.
Fino a questo momento il mercato crypto si è mosso soprattutto grazie alle altcoin, che nel 2019 sembrano diventate protagoniste dopo aver passato anni all’ombra di Bitcoin. Quando la criptovaluta più capitalizzata in assoluto fatica a decollare, però, gli investimenti ne risentono trasversalmente. Anche oggi che il predominio di BTC sull’intero settore è sempre meno netto, qualcosa continua sempre a suonare come un campanello d’allarme quando il suo prezzo non sale.
Scorrendo l’elenco di CoinMarketCap, tutto rigorosamente in rosso, non si può fare a meno di notare un’evidente eccezione che campeggia tra la 20esima e la 30esima posizione. Si tratta di Crypto.com Chain, un progetto nato a fine 2018 con il fine di rendere facile per tutti inviare e ricevere pagamenti sotto forma di criptovalute, indipendentemente da quale crypto si considera.
Il termine “Chain” nel nome sottolinea l’importanza dell’infrastruttura di rete decentralizzata, che gioca un ruolo da protagonista in questo ecosistema. Anziché essere una criptovaluta nata a sé, Crypto.com Chain è una blockchain che facilita l’uso di tutte le altre. Esiste poi un token di proprietà del progetto che può essere utilizzato per pagare le commissioni e i miners che partecipano alla rete; questo ha visto il suo valore crescere del 250% in un mese e del 12,5% nella sola giornata di oggi, affermandosi come 23esima criptovaluta più capitalizzata in assoluto.
Le ragioni del rialzo non sono ancora chiare, ma pare che il management del progetto abbia trovato grande favore da parte degli investitori dopo la sua decisione di donare una somma importante alla Binance Charity Foundation.
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