Si chiama Serena Ventures ed ha davvero spiazzato tutti. Nessuno si aspettava che la giocatrice più significativa della storia del tennis femminile potesse anche lanciare un fondo di investimenti dedicato alle criptovalute; non si tratta propriamente di crypto, ma di aziende coinvolte nel trading di token decentralizzati come exchange e wallet online. Ancora non è chiaro quale tipo di studio e formazione in merito abbia avuto la Williams, ma il suo post su Instagram ha rapidamente catturato l’attenzione della stampa di tutto il mondo. Niente presentazione ufficiale, evento o serata di gala: ormai la comunicazione che funziona è quella via social.
Nel fondo della Williams non sono fisicamente presenti i token in quanto, non essendo società quotate, non è possibile comprarne delle azioni o altri asset che possano essere inseriti in un fondo di investimenti. Tuttavia, osservando le poche foto pubblicate si vede benissimo il logo di Coinbase in evidenza; investire in Coinbase, fondamentalmente, è lo stesso che investire in criptovalute. Gli exchange possono prosperare anche quando il mercato scende, ma è evidente che in questi casi i volumi tendano a diminuire. Sicuramente sono più antifragili delle criptovalute, ma non troppo: qualsiasi analista penserebbe ad un investimento in Coinbase come ad un modo indiretto per puntare sulle monete decentralizzate.
Questa decisione è molto interessante, perché di fatto porta all’attenzione del grande pubblico il fatto che esista già un modo per comprare fondi sulle criptovalute. Una parte del capitale di Coinbase acquistata sotto forma di azioni, in fondo, equivale ad un piccolo investimento sul fatto che Coinbase riesca ad affermarsi tra gli altri exchange (è già molto affermato) e ad un grande investimento sugli asset che vengono negoziati sulla piattaforma. Di sicuro c’è che, se le criptovalute continueranno a prosperare, continueranno a farlo tutti i principali exchange.
All’interno del fondo Serena Ventures troviamo anche tante aziende che, invece, non hanno niente a che fare con le crypto. La campionessa di tennis, infatti, dice di voler puntare sulle società emergenti che stanno affermando nuovi modelli di leadership in nuovi mercati interessanti. Ed effettivamente, se c’è un mercato nuovo ed interessante, è proprio quello delle crypto.
L’idea è comunque quella di dare vita ad un fondo ad alto rischio, in quanto tutte le società presenti esistono da relativamente poco tempo e sono conosciute soltanto dagli appassionati di innovazione. Non sono startup vere e proprie, avendo già superato quella fase, ma non sono ancora aziende multinazionali con decenni di esperienza alle spalle; è quel giusto equilibrio tra rischio e potenziale che farebbe pensare ad un fondo creato da qualcuno che mastica tutti i giorni finanza, non dritti e rovesci.
La Williams al momento è 11esima nel ranking mondiale, dopo ben 17 anni di attività sul campo di cui molti passati come tennista migliore al mondo. Tra i suoi 72 titoli vinti, per 7 volte è stata vincitrice a Wimbledon e per 6 volte agli U.S. Open, torneo che ha vinto per la prima volta nel 1999.
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