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Australia: tasse locali in Bitcoin! | In Gold Coast amano BTC!

2 anni fa
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I cittadini di Gold Coast, in Australia, potrebbero nel prossimo futuro usare Bitcoin per pagare imposte locali e tasse sulle proprietà. L’idea arriva dal sindaco Tom Tate, che nonostante i mercati siano in crisi relativamente aperta, vede nella criptovaluta un efficiente sistema per scavalcare l’intermediazione da parte delle banche.

La volatilità di Bitcoin non sarebbe un problema, con l’adozione del re del mercato che sarà vista come un punto di svolta per l’amministrazione, che strizza l’occhio soprattutto alle nuove generazioni di nativi digitali.

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A breve tasse in Bitcoin: ma quando?

Tom Tate è al suo terzo mandato consecutivo come sindaco di Gold Coast, che con una popolazione di quasi 650.000 abitanti è la sesta città più popolosa di tutta l’Australia. Eletto una prima volta nel 2012, il sindaco è stato confermato dapprima nel 2016 e successivamente nel 2020, registrando ancora una volta un forte attaccamento da parte del elettorato.

In occasione dell’annuale seduta per la revisione del budget cittadino, il primo cittadino ha deciso di rivolgersi al pubblico più giovane, quello che naturalmente ha a che fare con blockchain e criptovalute.

[L’accettazione delle criptovalute] manderà un segnale: siamo innovativi e al passo con la generazione più giovane.

Queste le parole con cui Tom Tate chiarisce la sua posizione a riguardo. Nonostante i toni cauti, l’idea non ha mancato di attirare discussioni e riflessioni più tendenti alla prudenza, visto il momento difficile che i mercati delle criptovalute stanno attraversando.

In un’intervista a latere, il Managing Director di Blockchain Australia, Adam Poulton, ha invitato il consiglio comunale a valutare attentamente l’ipotesi di un’apertura alle criptovalute, insistendo sulla loro volatilità. “L’ultima cosa che vorrebbero le amministrazioni – questa in sintesi la sua dichiarazione – è accettare le tasse in Bitcoin per vedere il suo valore dimezzato in poco tempo”.

Con la sua posizione, il sindaco Tom Tate mostra la volontà di esplorare un territorio in cui molti suoi omologhi si stanno già misurando da tempo, in diverse città sparse nei quattro angoli del mondo.

Gold Coast come Rio e Buenos Aires?

Concreti segnali di questo tipo di arrivano soprattutto dall’America Latina, territorio estremamente ricettivo in fatto di blockchain e criptovalute, per via di pregresse vicende politiche e soprattutto economiche. Non molto tempo fa vi abbiamo raccontato della svolta cripto di Rio De Janeiro, dove i cittadini potranno pagare le imposte locali in criptovalute a partire dal prossimo anno.

Situazione analoga per i vicini di casa argentini, con l’amministrazione di Buenos Aires che accetterà il pagamento di tasse locali in criptovalute dano un segnale forte all’intero sistema fiat e al suo pesante giogo sulle economie del continente sudamericano.

Un percorso che a Lugano ha trovato vie ancora più rapide, con la città svizzera che ha dato quasi corso legale a Bitcoin e stablecoin come Tether e Luga, conio digitale della città. A proposito di conio cittadino, spostandoci di nuovo sull’altra sponda dell’Atlantico troviamo Miami e New York che come Lugano si sono dotate di una propria valuta, nonostante le alterne fortune delle due monete di cui vi abbiamo dato notizia.

Redazione Criptovaluta.it®

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