Uno schiaffo alle meritate critiche. PayPal ha iniziato ad offrire cripto sul mercato USA ormai da tempo, a prezzi forse non troppo convenienti e soprattutto, cosa che ha mandato su tutte le furie gli appassionati, senza la possibilità di trasferirle al di fuori dell’ecosistema della doppia P.
Le cose però sono cambiate però ieri, quando la società ha annunciato che i clienti saranno in grado di trasferire tanto Bitcoin, quanto invece le altre criptovalute supportate dalla sua App, al di fuori. E quindi utilizzarle altrove senza essere più vincolati al mercato unico gestito da PayPal stessa.
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Nel senso che non costringerà più i propri utenti a scambiare cripto e Bitcoin contro fiat currency all’interno della sua piattaforma, ma permetterà agli utenti di trasferire coin e token verso i propri wallet liberamente. Il programma, che cambierà radicalmente il modo in cui PayPal si approccia effettivamente al mondo cripto, è partito ieri ed è per ora disponibile però soltanto per un numero selezionato di utenti, per poi essere esteso nelle prossime settimane per tutti.
Cosa potranno fare d’ora in poi gli utenti di PayPal, anche se però soltanto negli USA?
Ovviamente a patto che questi siano effettivamente supportati dalla piattaforma. Per ora sono pochi e vanno da Bitcoin ad Ethereum passando per Bitcoin Cash e Litecoin.
E potranno farlo direttamente anche verso i loro wallet all’interno degli exchange, magari per liquidarli a rate più vantaggiosi, oppure verso wallet privati.
Con un trasferimento istantaneo (dato che non passerà dalla chain) e che non prevederà alcun tipo di commissione.
Si apre dunque anche PayPal ad una gestione più sana, con il gruppo che ha tra le altre cose confermato di aver ottenuto a New York una licenza di operatore di valute digitali, prima tra le altre aziende che ne hanno fatto richieste.
Si tratta di una notizia interessante, perché segnala come l’adozione sia ormai a livello di aziende che sulla carta, almeno all’inizio, avevano tutto da perdere da un’eventuale diffusione di pagamenti alternativi.
PayPal, per quanto a molti nostri lettori possa sembrare un’azienda al vertice dell’innovazione, è in realtà rappresentanza di quanto più lontano ci fosse dal mondo di Bitcoin e delle cripto. Questa sua apertura forse non sarà sufficiente a farle riguadagnare rispetto in certi circoli ed è per questo doppiamente simbolo di quanto le cripto siano ormai irrinunciabili anche ai piani alti.
E questo è, aggiungiamo noi, soltanto l’inizio. Continueremo a vederne delle belle, anche da parte di aziende insospettabili, più insospettabili di PayPal. Per il resto, ciascuno acquisti cripto da dove preferisce.
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