Nonostante il mercato sia quello che sia, nonostante i gain del 2021 sembrino essere ormai un lontano ricordo, gli uomini più ricchi del pianeta continuano ad investire in criptovalute e Bitcoin. Questo almeno secondo una recente inchiesta di Forbes, che analizzeremo nel corso di questo nostro approfondimento.
Proprio i più ricchi, quelli che vivono di investimenti miliardari e che forse ci saremmo aspettati decisamente lontani dal mondo cripto e $BTC. O forse no, perché in quello speciale insieme di miliardari ci sono anche diversi personaggi che hanno accumulato enormi patrimonio proprio grazie alle cripto o che sono proprietari o investitori in exchange.
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I miliardari? Un terzo dei più ricchi ha già investito in cripto
Quindi no, al contrario di quella che sarebbe la vulgata almeno dalle nostre parti, non siamo più in un comparto dove operano ragazzini, appassionati e folli appassionati di rischio elevatissimo. Siamo ormai, e nonostante un mercato che sta punendo molti progetti anche ben capitalizzati, all’accettazione delle cripto e di Bitcoin come normale asset da investimento, per quanto rischioso e ancora collegato con il mondo azionario (in particolare quello tech e growth). Ci sono poi altri interessanti dettagli all’interno dell’indagine condotta da Forbes che meritano di essere approfonditi singolarmente.
- Dei primi 65 circa il 30% ha investito in cripto
Direttamente o indirettamente – e quindi o con l’acquisto di cripto o titoli che le rappresentano, oppure in imprese del settore, come possono essere ad esempio gli exchange. Si tratta oggettivamente di un numero enorme, di una percentuale estremamente rilevante perché è praticamente doppia rispetto a quella della popolazione generale.
- Il 18% ha almeno l’1% del suo patrimonio in cripto
Che dati i patrimoni di cui stiamo parlando, si tratta di somme decisamente importanti e che assumono ulteriore importanza tenendo conto della capacità di orientare gli investimenti degli altri che hanno i suddetti miliardari.
Che tipo di segnale è per le cripto e per Bitcoin?
È segno, nel bel mezzo di una crisi, di un atteggiamento molto diverso rispetto al 2018, quando il crollo verticale di tutto il settore cominciò a far dubitare del fatto che potesse effettivamente durare in quanto tale, ovvero che dopo qualche mese avremmo ancora visto un mercato delle cripto non florido, ma semplicemente esistente.
Le cose, anche nel mezzo di una crisi che ha fatto pagare un prezzo altissimo al comparto, stanno oggi molto diversamente. E se anche la cavalleria metaforica del mondo finanziario continua ad investire, di questi dubbi non possiamo decisamente averne più.
Buongiorno a tutti e al mitico Gianluca Grossi. Le cripto sono considerate ormai un nuovo asset destinato a rimanere nonostante i detrattori che faranno di tutto per farlo sparire. La storia insegna che se si vuole guadagnare bisogna comprare nei momenti di crisi peggiori, quando il sangue scorre per le strade e in questo momento di sangue ne scorre parecchio e ne vedremo scorrere ancora. Per cui in questo momento bisogna investire nel tempo senza esporre troppo il proprio capitale e aspettare. Stando all’articolo di cui sopra può darsi che per il mercato cripto sia iniziata la fase di accumulo. Dobbiamo però essere consapevoli di una cosa importante, quando si parla di crisi ci si riferisce sempre alla crisi del sistema bancario che poi viene riversata nell’economia reale per far si che gli errori commessi dai gruppi di potere vengano sistematicamente ripagati dalla popolazione. Le crisi sono sempre volute, pilotate e controllate dalle lobby bancarie, ciò che dobbiamo cercare di capire e fino a quando i poteri forti vogliono che questa crisi continui a mordere. Buona giornata.
Buongiorno anche a te carissimo e grazie come sempre per la tua lucida quanto condivisibile analisi.
anch’io sono d’accordo con Klaus. il problema e’ proprio questo, le lobby bancarie che controllano la finanza e i cambi sono fieramente avverse al mondo cripto, perche’ sfugge al loro controllo. e’ utopistico pensare di spuntarla contro chi fa quel che vuole con l’economia delle nazioni da secoli. non ultimo, il piano di green deal o gret reset che dir si voglia deve passare inesorabilmente per un impoverimento economico e consumistico di vasti strati della popolazione. sara’ la classe media a diventare indigente, e non viceversa. diversamente, la transizione fallira’. i recenti venti di guerra sono appunto funzionali a far si’ che tutto questo si realizzi. per tutte queste ragioni, unendo i puntini, e nonostante abbia investito anch’io, resto alquanto pessimista. si salvera’ chi ha nascosto, in tempi non sospetti, qualche kilo d’oro.
se le cose andassero DAVVERO male, l’oro varrebbe quanto tutto quello che non è cibo, arma o vestito: zero!
Paradossalmente sarebbe ben più utile e pratico continuare ad usare bitcoin piuttosto.
Sempre grazie per la stima!
Va bene , periodo unico e differente con crisi di ogni tipo , ol panico e le regolamentazioni e le tasse e gli hackeraggi la fanno da padrone .
Ma non mi venite a dire che dei 300 milioni di pers9ne in cripto , 150 saranno scappate , ma coloro che sanno quello che fanno rimangono e detteranno la ripresa . Uomini di poca fede e veri ingenui . 😀